Hp dice «risparmio nei datacenter», con i blade

La società ha incluso nei nuovi BladeSystem c-Class funzionalità di riduzione dei consumi e gestione intelligente delle risorse

Risparmio per i datacenter. Sembra questo l’imperativo che ha guidato Hp nello sviluppo dei nuovi server blade c-Class. Non si tratta, per la verità, solo di nuove macchine, ma di un’architettura completamente rinnovata, che la casa di Palo Alto propone alle aziende di medie e grandi dimensioni, a Isp e Asp e, più in generale, a quanti hanno bisogno di potenza di calcolo elevate per applicazioni critiche.

Frutto di tre anni di sviluppo, i nuovi Hp BladeSystem c-Class sfruttano appieno le logiche proprie del grid computing e della virtualizzazione delle risorse per mettere a disposizione degli utenti uno strumento in grado di garantire alte performance operazionali e consumi ridotti.

Molte le novità introdotte, per ottimizzare la gestione di queste macchine (automatizzandola il più possibile), riducendo il tempo speso in attività routinarie di configurazione e aggiornamento.

«I data center di oggi – dice Rick Becker, vice president e general manager BladeSystem and Volume Software di Hp – sono statici e supercablati, spesso gestiti e coordinati manualmente. Sovralimentati, con spreco di spazio occupato, che costa molto, e di energia che, a conti fatti, si potrebbe risparmiare».

Con la linea di server “a lama” c-Class, sostiene il manager, l’intento è proprio quello di sfruttare le nuove tecnologie di astrazione delle risorse per ottimizzarne non solo l’utilizzo dello spazio fisico ma anche i consumi.

Le nuove macchine, infatti, sono vendute come una sorta di “scatola plug and play”. Includono, preintegrate, tutte le connessioni a server, rete locale (Lan) e storage (San). Sarà sufficiente collegare un solo cavo, oltre all’alimentazione, per poter utilizzare da subito queste macchine, fornite con un corredo di funzionalita’ di sicurezza quali il singolo sign on.

Si tratta, ovviamente, di una soluzione ideale per il consolidamento dei data center, che si mette in competizione diretta con gli Ibm BladeCenter della linea H.

Le nuove macchine traggono vantaggio da tre tecnologie proprietarie, oltre che dai progressi compiuti sul fronte dei processori. La gestione di tutta la componentistica hardware è stata migliorata con Insight Control. Si tratta di una tecnologia che sfrutta l’intelligenza propria di questi sistemi per gestire al meglio le risorse interne, financo la corrente elettrica, grazie all’implentazione di Thermal Logic.

Quest’ultimo è un sistema con cui il server calibra la potenza, in modo da ridurre al minimo sprechi e inefficienze. L’amministratore avrà anche a disposizione una rappresentazione grafica dei consume e un tool per fatturarli ai singoli utenti.

Ma i server c-Class integrano anche Virtual Connect, ovvero un sistema di virtualizzazione dell’I/O (Input/output) che permette di connettere il rack di blade, utilizzando un solo cavo, ad altri server, alla rete locale e alla San, riducendo al minimo il tempo speso dagli amministratori nelle operazioni di setup, monitoraggio, sostituzione e aggiornamento delle macchine. Fanno parte della nuova linea di server blade di Hp, che sarà disponibile a partire da luglio (il prezzo non e’ stato reso noto), il BladeSystem c7000, il ProLiant Bl460c e il Bl480c.

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