Hit Software vuole crescere in Italia

La software house è italiana ma fattura di più negli States. L’accordo con il Vad Software Products gli garantisce una rete di 300 partner sul tutto il territorio.

18 novembre 2003 È una storia quantomeno originale quella di Hit Software, software house italiana che fattura di più negli Stati Uniti e specializzata in applicativi in ambiente As400. “Siamo nati nel 94 – ha ricordato il presidente e Ceo Giacomo Lorenzin – per risolvere una mancanza specifica, quella di un middleware per l’accesso e la replicazione di dati Db2 in ambiente As400. Successivamente abbiamo realizzato soluzioni di tipo Odbc, ora anche su piattaforma Windows e Java”. La software house ha una sede in Italia, ad Affi in provincia di Verona e una negli Usa, a San Jose, conta qualche decina di dipendenti ma ben 3mila clienti, di cui almeno 600 in Italia, e un fatturato intorno ai 4 milioni di dollari. “Delle nostre revenue – ci dice Lorenzin -, circa il 70% proviene da nuove installazioni segno che, nonostante la nostra dimensione ridotta, il mercato in cui ci siamo specializzati, dopo un certo periodo di stallo, inizia a crescere”. Lorenzin parla del problema di un flusso di dati provenienti da un database relazionale e della necessità di convertirli in formato Xml. “In verità il vero problema è il contrario – prosegue Lorenzin – quasi nessun database relazionale è in grado di prendere dei dati in formato Xml e trasferirli in modo corretto all’interno dei singoli campi, i nostri applicativi risolvono questo tipo di esigenze”. L’offerta di Hit Software comprende lo storico Allora che, appunto, si occupa di trasformazioni bidirezionali Xml/database relazionale, seguito da Sql Middleware, che garantisce la maggior parte del fatturato, composto da una serie di driver Odbc per Unix, Nt, Linux e As400, DbMoto, per la replicazione dei database in realtime e, l’ultimo arrivato, SafeConduct, tool di cifratura Ssl. “I nostri punti di forza – sostiene Lorenzin – sono la facilità d’uso e di installazione e, soprattutto, il prezzo estremamente aggressivo rispetto alla concorrenza. Il rapporto con il cliente, poi – insiste il manager – per noi è fondamentale, Hit Software può fornire una competenza su Db2 in ambiente As400 che Ibm potrebbe dare solo negli Stati Uniti, è stata questa la carta vincente che ci ha permesso di crescere”. Nell’ottica di riprendere per mano la country di nascita, l’Italia, Hit Software ha stipulato un accordo di distribuzione con Software Products Italia “Value Added Distributor specializzato in software di gestione dei database – così si definisce Andrea Guidi, amministratore delegato della società toscana -, il nostro obbiettivo è sempre stato quello di fornire un supporto di valore ai vendor nella vendita, distribuzione e promozione dei loro prodotti (sono quelli che hanno portato SyBase in Italia, ndr), attraverso il nostro canale di circa 300 partner formato da software house, system integrator e rivenditori”. Grazie all’accordo, Hit Software potrà contare sul canale di Software Products Italia secondo un modello di business già collaudato in altre countries come Francia e Germania. “Software Products ci garantirà la copertura del territorio e una rete di vendita competente vista l’esperienza nel settore – ha dichiarato Lorenzin – inoltre loro erano scoperti proprio sulla piattaforma As400, il nostro dunque è un accordo che raggiunge le esigenze di entrambi”.

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