Hds scettica sullo scambio di Api con Ibm e Emc

Sembrano tramontare le buone intenzioni di maggior cooperazione tra i costruttori di sistemi di storage. Hitachi Data Systems, infatti, ha deciso di fermare i propri sviluppi al supporto dei sistemi hardware della famiglia T3 di Sun Microsystems.

Le prospettive di una maggior cooperazione tra i costruttori di sistemi di storage si sono improvvisamente oscurate la scorsa settimana, quando Hitachi Data Systems, uno dei “big three” di questo settore, si è autoescluso da ogni forma di accordo reciproco con i suoi rivali. Pur avendo precisato che l’ultimissima versione del software di gestione HiCommand è in grado di gestire in modo attivo, e non solo di monitorare, il funzionamento dei sistemi hardware della famiglia T3 di Sun Microsystems (oltre naturalmente ai dispositivi Hitachi), Hds non prevede di perseguire ulteriormente questa strategia di interoperabilità con apparati di marche diverse. Secondo la sussidiaria Hitachi per lo storage, l’integrazione di sistemi di diversi fornitori non porterebbe alcun beneficio alle capacità delle reti locali dei clienti. La dichiarazione, piuttosto netta, viene da Kevin Sampson, responsabile marketing delle soluzioni software in Hds. Lo scorso ottobre la società aveva avviato le trattative con Emc per arrivare all’interscambio delle Api relative ai controller dei rispettivi sistemi di archiviazione. Da allora, entrambe le aziende avevano sempre ammesso di non essere troppo soddisfatte delle offerte fatte dalla controparte e che le trattative si erano rivelate molto più difficili del previsto. Dalle parole di Sampson si può oggi ipotizzare che i contatti vengano interrotti definitivamente. Tra Emc e Ibm non ci sono stati analoghi abboccamenti e Sampson stesso ha fatto capire, pur non conoscendo lo stato di avanzamento delle eventuali relazioni della sua azienda con Ibm, che gli accordi di interscambio a livello di Api hanno una priorità bassissima.

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