Guai legali in arrivo anche per Intel

La Federal Trade Commission, che divide in Usa le competenze antitrust con il Dipartimento di giustizia, sembra intenzionata ad avviare un’azione indagativa sull’altro polo del duopolio Wintel.

Alcuni avvocati del Governo degli Stati Uniti starebbero preparando
un’offensiva ai danni di Intel, la quale verrebbe accusata di aver abusato
della propria posizione di monopolio per danneggiare alcuni rivali. Secondo
quanto appreso da una fonte vicina all’ambiente giudiziario americano (e
confermata da quotidiani come il New York Times), entro una settimana la
Federal Trade Commission (Ftc) prenderà in considerazione la proposta di
accusa nei confronti dell’azienda, che installa al momento i propri
processori sulla stragrande maggioranza dei personal computer in commercio.
Nel caso che il procedimento di accusa venga portato avanti, si tratterebbe
di un fatto di notevole rilevanza, anche perché Intel rappresenta, insieme
a Microsoft, il più grosso monopolista del settore informatico. Entro poch
i
giorni, lo staff legale della Ftc dovrebbe presentare una raccomandazione
di avvio di causa antitrust, che dovrà essere approvato dall’intera
commissione.
Al momento, né la Federal Trade Commission né Intel hanno commentato
ufficialmente la notizia, ma il mese scorso, un giudice dell’Alabama ha
emesso una sentenza contraria a Intel in una causa che la vedeva opposta a
Intergraph proprio in merito alla presunta posizione monopolistica della
casa di Andy Grove. Inoltre, ci sarebbero già stati, nelle scorse
settimane, incontri informali fra le parti, m Intel non si sarebbe mostrata
disponibile a fare concessioni
Secondo molti concorrenti di Intel, l’azienda ha violato le regole della
concorrenza, soprattutto imponendo sul mercato lo Slot 1, un nuovo sistema
di collegamento del processore al bus del pc pensato per tagliare fuori dal
mercato i competitor. Ma il numero uno mondiale dei semiconduttori sarebbe
accusato anche di una deliberata fornitura incompleta di
informazioni-chiave sui propri chip ai produttori di computer con i quali
l’azienda è impegnata da contratti di brevetto e relativi prodotti. Senza
questi dati, i produttori sarebbero impossibilitati a costruire nuovi
prodotti.
Se l’azione dovesse essere estesa, poi, potrebbero entrare in gioco anche
fattori come la pressione sui prezzi o la stipula di contratti atti a
espandere la posizione di monopolio, a detrimento dei concorrenti. A
vantaggio di Intel, va comunque notato che la Ftc non ha avuto nulla da
obiettare, nel recente passato, sulle acquisizioni di Chips&Technologie e
del business semiconduttori di Digital, entrambe approvate. Ricordiamo che
la Federal Trade Commission condivide negli Usa con il Dipartimento di
giustizia il controllo sulla concorrenza. La prima, però, si rivolge
inizialmente al giudice amministrativo per le proprie istanze, mentre il
secondo può portare i casi alle corti federali. Chi fosse ritenuto
colpevole, dopo i vari gradi di giudizio che seguono l’azione della Ftc,
potrebbe essere tenuto a pagare una multa fino a 5mila dollari e ogni
giorno di successiva disobbedienza sarebbe conteggiato come una singola
violazione.

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