Grazie ai correttivi anticrisi, i lavoratori autonomi pagheranno meno tasse

I ricavi pretesi quest’anno dall’Amministrazione finanziaria risultano più contenuti rispetto al 2012. La Cgia di Mestre ha stimato il risparmi per artigiani e piccole imprese.

Grazie alla
crisi, molte categorie di lavoratori autonomi appartenenti, ad
esempio, all’artigianato (autofficine, installatori impianti
elettrici, parrucchieri, edili e così via), potranno tirare un sospiro di
sollievo, in quanto la pretesa minima di ricavi da dichiarare è stata rivista
al ribasso. A 20 giorni dall’ultima data utile per il pagamento delle imposte
riconducibili alla dichiarazione dei redditi 2012, infatti, i ricavi pretesi
quest’anno dall’Amministrazione
finanziaria risultano più contenuti.

La Cgia di
Mestre
fa notare che per tutti i 205
studi di settore, che vengono applicati su una platea di circa 3,5 milioni
di lavoratori autonomi e di piccole imprese
, sono previsti i correttivi
congiunturali di settore
. Per cogliere l’entità della crisi, il fisco ha
definito le riduzioni tariffarie di 12 studi di settore professionali.
Per gli altri 194 sono state misurate le contrazioni dei margini e della
redditività d’impresa
. In aggiunta, nel caso in cui il contribuente sia in
una situazione di crisi particolarmente grave, è altresì possibile attivare un ulteriore
correttivo congiunturale individuale che rende ancor meno stingente le
pretese del fisco.

Vediamo
alcuni casi concreti.

Autofficina: ipotizzando 105.959 euro di ricavi
dichiarati, sia per l’anno di imposta 2011 che per il 2012, il fisco pretende
quest’anno 361 euro in meno, mentre lo scorso anno ha chiesto 3.821 euro in
più.

Installatore
impianti elettrici
: con
123.219 euro di ricavi dichiarati in entrambi gli anni di imposta presi in
considerazione, l’Amministrazione chiede 12.312 euro di ricavi in meno per
l’anno di imposta 2012, mentre nel 2011 ha ottenuto 5.554 euro in più.

Parrucchiere: con 141.583 euro di ricavi
dichiarati in entrambi gli anni di imposta presi in esame, il fisco “reclama”
4.114 euro di ricavi in meno per l’anno di imposta 2012, mentre nel 2011 ha
preteso 2.334 euro in più.

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