Gordon Moore lascia, ma la legge resta

Compiuti i 72 anni, così come impone il regolamento interno dell’azienda, Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel e ancora più noto per la legge che da lui prende nome sui processori, lascia il board direttivo della casa di Santa Clara. La legge di Mo …

Compiuti i 72 anni, così come impone il regolamento interno dell’azienda, Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel e ancora più noto per la legge che da lui prende nome sui processori, lascia il board direttivo della casa di Santa Clara.
La legge di Moore, secondo la quale le prestazioni dei microprocessori raddoppiano ogni 18 mesi, fu da lui enunciata nel 1965, due anni prima della fondazione di Intel. E in questa legge Moore continua a credere, tanto che ne garantisce la validità almeno per un’altra decina di anni. E in effetti, il processore 4004, rilasciato nel 1971, montava 2.250 transistor, laddove il Pentium 4 ne monta 42 milioni. Che cosa rende Moore fiducioso rispetto alla sua teoria? La sperimentazione di nuove tecniche e tecnologie, che hanno a che vedere con la quantica e la molecolarità.

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