“Google separi ricerca e servizi”

google_logo2010Le posizioni dominanti concedono vantaggi diretti ed indiretti sulla concorrenza ed è quindi giusto che in tutto il mondo si cerchi di contenerle. L’uso del motore di Google in Europa è al 90% del mercato delle ricerche on-line, una percentuale maggiore anche di quella degli Stati Uniti, e questa cosa viene ritenuta influente anche nello sterminato mondo delle altre applicazioni promosse dal colosso di Mountain View.
Dopo una serie di trattative tra minacce europee (sanzioni miliardarie) ed aperture dell’azienda, si è arrivati al voto: il Parlamento Europeo ha approvato (384 sì, 174 no e 56 astenuti) una risoluzione generale “per la separazione dei motori di ricerca da altri servizi commerciali”. Se questa risoluzione avesse seguito, Google in Europa dovrebbe dividersi in due società, o sviluppare un sistema di separazione altrettanto chiaro.

Il fatto è che il Parlamento europeo non legifera, bensì propone a chi detiene il potere, ovvero la Commissione europea, eventuali indirizzi per future leggi o azioni. E le voci dicono che la Commissione non ha in agenda nulla al riguardo, per cui tutto rischia di restare lettera morta.

La parola passa a Margrethe Vestager, a capo dell’Antitrust europea dal primo novembre. E’ praticamente escluso che si possa intimare una separazione formale delle attività, mentre altre misure sono allo studio fin dal 2010. Quasi certamente a Google sarà imposto un insieme di regole di comportamento che riducano i vantaggi del motore sui servizi. Si parla da sempre di una eventuale multa, che secondo alcuni osservatori potrebbe superare quelle date a Intel e Microsoft, per arrivare anche a 6 miliardi di dollari, ma sarebbe ancora nella fase di studio.

Gli equilibrismi che hanno portato all’Europa comune raggiungono a volte forme che il cittadino non può comprendere né accettare, soprattutto durante una crisi economica come quella attuale che nasconde problemi globali ancora più grandi. Il rischio di essere arrivati ad un conflitto tra tecnologia (di per sé globale) e politica (nel senso di amministrazione dei singoli territori) è molto forte.

 

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