Sono Tamar Yehoshua, vice president Product Management, e Bobby Nath, Director of User Experience a firmare il blog post con il quale Google annuncia, dopo la riorganizzazione societaria decisa nel corso del mese di agosto, un nuovo restyling del proprio logo.
Non è certo il primo, e la società lo ricorda con un video che ripercorre 17 anni di storia, ma sicuramente significativo non solo alla luce degli annunci più recenti, ma soprattutto perché nasce da un’esigenza di dare risposta a una nuova idea di computing.
È infatti un logo più pulito e lineare, che perde le grazie a favore del bastone (sans-serif) con l’obiettivo, si legge nel testo, di adeguarsi alla visualizzazione anche sugli schermi più piccoli: “dal telefono, dalla TV, dal nostro orologio o dal cruscotto della nostra auto e, ovviamente, anche dal computer”.
Un ripensamento, dunque, che sposta l’attenzione dal solo utilizzo da computer a quello su un numero crescente di dispositivi e, si sottolinea anche, “di modalità di input diversi tra loro (vocale, digitazione e touch)”.
Cambia il logo, ma cambia anche l’icona che ha caratterizzato servizi come Google+, sostituita da un nuovo simbolo, definito “in linea con il nuovo logo”.
E il nuovo design si estenderà gradualmente a tutti i marchi della società.

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