Google parla di WiFi 2.0

Una proposta per utilizzare i cosiddetti white space: da verificare possibili problemi di interferenze.

Google già lo chiama WiFi 2.0, ma in questo momento più che una realtà è una proposta, ancora tutta da verificare.
Dopo aver chiuso con un nulla di fatto la gara per l’assegnazione delle frequenze sui 700 MHz, nella quale la parte del leone è toccata alle solite At&t e Verizon, Google è ben lontana dal dichiararsi sconfitta.

In primo luogo raggiunge una vittoria parziale, ottenendo che la Federal Communications Commission impone ai vincitori dell’asta le realizzazione di reti aperte a qualsiasi dispositivo e a tutti i servizi Internet.

In secondo luo parte al rilancio e presenta formale domanda di utilizzo dei cosiddetti white space, vale a dire quello spettro tra i canali di trasmissione analogica per servizi broadband mobile. Google parla di reti a basso costo, con capacità di trasmissione nell’ordine dei gigabit per secondo e garantisce sistemi di controllo rafforzati per evitare interferenze con le trasmissioni tv.

Da parte sua, la Federal Communications Commission sta testando i primi dispositivi proprio per verificare la sussistenza o meno del problema delle interferenze.
Se tutto andasse in porto, se potrebbe parlare dal 2009.

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