Google mette la voce nella casella di posta

Un nuovo servizio consente di conservare le trascrizioni dei messaggi vocali nella inbox di GMail.

Si chiama Google Voice ed è un nuovo servizio lanciato da Google che segna una sorta di ponte tra le tradizionali funzionalità telefoniche e GMail.

Google Voice consente di memorizzare le trascrizioni dei messaggi lasciati nelle voicemail nelle caselle di posta elettronica e di ricercare le informazioni in esse contenute esattamente come se si ricercassero tra i messaggi di posta elettronica.

Google Voice è frutto dell’ingegnerizzazione delle tecnologie acquisite due anni fa, quando Google rilevò gli asset di Grand Central Communications. In effetti, sottolineano gli osservatori, si tratta di un aggiornamento al prodotto Grand Central: gli utenti dispongono di un numero telefonico verso il quale indirizzare le chiamate in entrata ai numeri di casa, dell’ufficio e cellulari.Il resto avviene grazie all’integrazione del riconoscimento vocale, sviluppato da Google per il servizio Googl-411, che trascrive automaticamente i messaggi vocali in testo.

Qualcuno si domanda come Google Voice si inquadri nel business model di Google. E’ sicuramente coerente con un percorso di diffierenziazione, che ha in Android l’esempio più palese.

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