Global Crossing cresce e punta sulle multinazionali

L’azienda, che possiede una propria rete Ip a fibra ottica, ora offre servizi anche ad aziende in settori come la finanza, i media o la Pubblica amministrazione.

Non ci sono più solo i carrier nel mirino di Global Crossing, giovane
operatore di Tlc proprietario di una rete Ip in fibra ottica estesa a
livello mondiale. Partita come rivenditore di capacità trasmissiva ad
altri operatori, l’azienda americana ha avviato una diversificazione
verso multinazionali e grandi clienti, concentrandosi sui mercati
della finanza, dei media e della pubblica amministrazione, ai quali
offre servizi a valore aggiunto.
“In soli quattro anni – ha spiegato David Walsh presidente e chief
operating officer della società – siamo diventati una realtà da 13mila
dipendenti, 5 miliardi di dollari di fatturato e con una rete che, a
regime, collegherà 27 paesi e 200 città”
. L’infrastruttura è
attualmente completa al 90% e questo è uno dei punti di forza di
Global Crossing: “la crisi economica che sta colpendo il settore – ha
sostenuto il manager – non ci tocca, perché la rete è quasi completa
e i clienti sono già collegati. Inoltre, in tempi di recessione le
aziende devono ridurre i costi e si orienteranno sempre più verso
l’outsourcing della rete”
.
Il carrier ha recentemente ottenuto la fiducia di Swift, la società
che gestisce il trasferimento di fondi per oltre 4mila istituzioni
finanziarie in tutto il mondo: forzata ad abbandonare
un’infrastruttura X.25 ormai obsoleta, la società ha deciso di
affidarsi a Global Crossing, attraverso una partnership che
consentirà la migrazione a una soluzione Ip Vpn.
In italia, il carrier ha aperto i battenti nel 2000 e oggi è una
realtà da 30 persone, per ora dedicate prevalentemente ai servizi di
trasporto per carrier e service provider. Ma anche da noi l’obiettivo
è quello di conquistare i clienti finanziari e le multinazionali:
“qualche contratto è già stato firmato” ha rivelato la responsabile
delle vendite ai carrier Maria Luisa Manzoni. A oggi, Milano e Torino
sono già parte della rete europea, mentre i piani di espansione,
ancora da definire nel dettaglio, parlano di estendere la fibra fino
a Roma.

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