Gli imprenditori italiani hanno ancora poca famigliarità con l’Ict

Da un’indagine condotta da da Isfol e Istat risulta che in Italia solo il 60% degli occupati usa tecnologie It. La poca familiarità che sembra esistere con le tecnologie dell’informazione evidenzia i limiti della classe dirigente nell’adattarsi alle logiche di analisi e di comunicazione moderne.

Il Sole 24 Ore Radiocor – Tra tutti gli
occupati italiani le tecnologie dell’informazione (It) sono utilizzate dal 60
per cento. Il dato emerge da un’indagine campionaria sulle professioni condotta
congiuntamente da Isfol e Istat (elaborazione su dati 2007) presentata
nell’ambito del seminario Isfol-Asstel su Internet e lavoro che si è tenuto nei
giorni scorsi alla Camera.

Dall’indagine emerge
anche che “i professionisti
specializzati e i tecnici registrano le percentuali più elevate e, inoltre,
sono coloro che hanno maggiormente bisogno di competenze informatiche a un alto
livello di complessità. Se per gli impiegati queste competenze sono ormai di
grande importanza, l’uso che ne viene fatto rimane a livello ancora troppo
elementare. Lo stesso vale per dirigenti e imprenditori. Questa scarsa
dimestichezza che la classe dirigente sembra avere con le tecnologie
dell’informazione evidenzia i limiti nell’adattarsi alle logiche di analisi e
di comunicazione della realtà moderna
“.

Inoltre, l’Isfol ha
comunicato i risultati di un’altra indagine, sull’e-learning, realizzata con il
ministero dell’Istruzione, università e ricerca. L’indagine mostra “la tendenza nel corpo docente a fare in modo
che la didattica in ambiente digitale diventi sempre più un’esperienza
sistematica e non un evento episodico. Il 73,7% dei docenti adotta una modalità
d’uso complessa delle nuove tecnologie, mirata a produrre ed erogare il
materiale didattico in modo integrato. Da un’ulteriore indagine svolta
dall’Isfol, per verificare il rapporto dei giovani con l’Ict, risulta che
esistono ancora forti correlazioni tra lo status e il divario digitale: più è
basso il livello culturale del padre e dello stesso giovane più è bassa
l’utilizzazione delle nuove tecnologie
“.

L’indagine evidenzia
poi che “esiste ancora una
significativa percentuale di ragazzi (47%) che usano il computer e la rete in
maniera sporadica, con percentuali più alte tra le ragazze e tra chi vive nel
Mezzogiorno. Si profila quindi un nuovo impegno da parte della scuola nel
migliorare le modalità d’uso dell’Ict, favorendo l’integrazione tra
intrattenimento, socializzazione, comunicazione e apprendimento. La ricerca ha
evidenziato come il 70% dei giovani impari a usare le Ict da solo, al di fuori
delle aule scolastiche
“.

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