Gli anni bui del software

Il più recente report in materia arriva da Ovum, che si accoda al pessimismo diffuso ormai fra tutti i sempre più prudenti analisti. Nel 2002 il mercato ha perso il 5%, che è comunque meno di quanto ceduto l’anno precedente. Tuttavia, fino al 2005 dovrebbe continuare la contrazione.

22 luglio 2003 Il mercato del software non ha cessato di contrarsi negli ultimi dodici mesi e secondo la società di ricerche londinese Ovum è improbabile che possa riguadagnare il suo reale valore prima del 2007. L’annuale Global Software Survey firmata dalla ditta di consulting afferma che il mercato del software ha perso un altro 5%, o 152 miliardi di dollari, nel 2002. La velocità della contrazione sarebbe in calo, ma la caduta proseguirà fino al 2005. La ricerca rileva che una “modesta crescita” si registrerà appunto nel 2005, ma potrà generare qualche confusione a causa delle fluttuazioni valutarie. Tali spostamenti hanno appiattito i valori di spesa nel 2003 perché dal dicembre 2002 il dollaro ha perso il 15% contro l’euro. Nella realtà, sulle perdite registrate nel 2003 pesano uno o due punti percentuali aggiuntivi.

La mancata crescita non esclude però i notevoli cambiamenti che caratterizzeranno questo mercato, con uno spostamento soprattutto nei confronti della struttura del comparto del software aziendale. Il capo analista che ha firmato il report, Julian Hewett, sostiene per esempio che quella dei Web Services è una tecnologia “dirompente” che potrebbe spingere le aziende ad abbandonare la tradizionale figura del fornitore indipendente di applicazioni a favore di una architettura orientata ai servizi, fattore che pesa favorevolmente sulle prospettive future degli specialisti in outsourcing e servizi applicativi.


I comparti più favoriti dalla curva negativa del ciclo sono quelli relativi a sicurezza, business intelligence, portali e gestione dei contenuti. Cognos, uno dei grandi nomi della business intelligence, ha per esempio registrato un incremento del 25% dei fatturati quest’anno. Un certo interesse comincia ad accumularsi nei confronti delle applicazioni per il supporto dei lavoratori mobili e delle tecnologie wireless. Un altro fattore dominante è quello del consolidamento, naturale in settori in cui un numero eccessivo di player lotta per dividere una torta che diventa sempre meno consistente. Quanto ai leader assoluti del mercato, la classifica dei primi cinque vendor del 2002 vede come sempre al primo posto Microsoft con 25,9 miliardi di dollari di fatturato, seguita da Ibm (13,1), Oracle (6,9), Sap (6,8) e Hewlett-Packard (2,6 miliardi).

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