Gestione degli asset Gli It manager dicono che…

Con questo numero prende il via un nuovo filone di inchieste incaricato di toccare con mano il reale grado di accoglienza delle tecnologie presenti sul mercato. Una decina di aziende italiane, diversificate per dimensione e comparto di appartenenza, hanno illustrato la propria realtà operativa in ma

Sul mercato, gli strumenti di gestione degli asset informatici sono disponibili da anni, trasversalmente riconosciuti come tool potenzialmente utili per rendere più efficiente la gestione dell’It in azienda. Eppure, raramente le loro implementazioni figurano tra le maggiori priorità tecnologiche, spesso rimandate da urgenze difficilmente prorogabili. Da qualche tempo, questa impasse sembra, però, essersi sbloccata: richieste di conformità, budget ristretti e problematiche crescenti in ambito di sicurezza stanno, infatti, corroborando il mercato. I responsabili It, inoltre, stanno avvertendo sempre più la necessità di gestire l’infrastruttura It come business, calcolandone un chiaro ritorno sugli investimenti attraverso controlli più approfonditi, una maggiore visibilità dei processi e una gestione dei costi più trasparente.


Gli strumenti di asset management rispondono proprio a queste esigenze, offrendo la possibilità di conoscere in modo accurato tutte le risorse utilizzate in azienda: tipicamente, le maggiori suite in commercio forniscono, infatti, tutte le funzionalità per il discovery e l’inventario degli asset, raccogliendo informazioni dettagliate su desktop, notebook, periferiche e dispositivi di rete (configurazioni e sistemi operativi inclusi). I dati, immagazzinati in un repository, a sua volta consultabile per la generazione di analisi e integrabile con l’help desk o i gestionali aziendali, sono costantemente aggiornati e sincronizzati con tutte le modifiche apportate all’infrastruttura.


Accanto a queste funzionalità, alcuni prodotti mettono, infine, a disposizione accurati tool di metering sull’utilizzo del software, offrendo supporto nella compliance delle licenze.


Dal caos all’ordine, un processo per tappe


Conoscere in dettaglio le risorse disponibili in azienda ed essere in grado di accedere a queste informazioni, interrogando un repository, rappresenta uno stadio evoluto nella gestione degli asset, una situazione decisamente rara fra le imprese italiane. La maggior parte delle realtà nazionali, infatti, dimostra una scarsa conoscenza dell’installato oppure gestisce il parco macchine attraverso molteplici fogli di calcolo aggiornati manualmente. Inutile dire che il passaggio a uno stadio di maggiore controllo sarebbe relativamente semplice e potrebbe garantire enormi benefici. Attraverso l’uso dei classici strumenti di asset management le aziende potrebbero, per esempio, disporre di informazioni essenziali per gestire la distribuzione delle patch, per pianificare aggiornamenti hardware oppure per consolidare server e applicazioni, riducendo i costi dell’help desk, tagliando le risorse eccedenti, ridistribuendo gli asset, garantendo la compliance, allocando le macchine in modo appropriato e identificando i dispositivi hardware e software che causano problemi di sicurezza. Ormai, gli strumenti disponibili, infatti, vanno al di là del semplice inventory e sono in grado di associare i diversi dati ai singoli utenti, alle garanzie, ai contratti di manutenzione, agli accordi di noleggio e alle chiamate all’help desk, supportando i responsabili It nella gestione dell’intero ciclo di vita degli asset.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome