Gds batte Discount

Cdc e Unicoop hanno ceduto le loro quote a una società che possiede 25 punti vendita Euronics. Fine di un modello?

Fine dell’avventura dei Compy Superstore. Cdc e Unicoop hanno ceduto le
loro quote a una società che possiede 25 punti vendita Euronics.

Una
scelta importante che segna la fine di un’avventura che doveva cambiare il volto
della società di Giuseppe Diomelli.

I Superstore nacquero infatti per
reagire al calo di Computer Discount che sempre di più faceva fatica a reggere
il peso della concorrenza della Grande distribuzione specializzata.


L’effetto Mediaworld si faceva sentire sui conti della catena di Cdc.


“Sicuramente non possiamo evitare l’impatto dei Superstore sulla nostra organizzazione”, disse nell’ottobre 2004 Diomelli “ma se non lo facciamo noi lo farà sicuramente qualcun altro”.
E Computer discount? “Computer Discount – dovrà misurarsi con un cliente sempre meno consumer e sempre di più appartenente al mercato delle piccole e medie aziende”.

O si cambia o si muore
era il senso delle dichiarazioni del proprietario della società toscana.


Sono passati poco più di due anni da quel giorno il peso della Gds è
andato aumentando, Computer Discount continua a fare fatica (l’area retail
nell’ultima trimestrale flette del 16,2% rispetto all’anno precedente) e Cdc
esce definitivamente dalla Grande distribuzione.

Qualche giorno fa su un
giornale finanziario un azionista della società chiedeva consiglio all’analista
il quale esprimeva le sue perplessità sulla società anche se concordava con il
ritorno di interesse verso la catena Computer Discount.

Il titolo
intanto nell’ultimo anno è passato da poco più di 9 euro a 6,2 euro.

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