Gartner: verso Seven in cinque punti

Dalla società di ricerca un’analisi in 5 punti su come pianificare un passaggio a Seven senza traumi.

Quando mancano pochi giorni al debutto di Windows 7, sono al riscaldamento anche gli analisti, pronti a dare il loro parere non soltanto sul prodotto, ma anche sulle modalità e sulle possibilità di una sua introduzione “indolore” nell’infrastruttura aziendale.

Gartner, che al momento del lancio di Windows Vista si era mostrata piuttosto scettica e in più di una occasione aveva consigliato le imprese a non procedere con adozioni “frettolose”, questa volta sembra avere un atteggiamento più positivo e possibilista e considera importanti alcuni miglioramenti apportati al nuovo sistema operativo, miglioramenti che dovrebbero consentirne un deployment meno oneroso.

Soprattutto, Garnter considera pressoché inevitabile la scelta di passare a Seven; proprio per questo motivo ha rilasciato una nota nella quale esamina cinque punti chiave che le imprese dovrebbero tener bene a mente prima di iniziare la fase di migrazione.

– Dismissione di Windows Xp entro la fine del 2012: è questo un punto importante, dal momento che se è vero che Microsoft proseguirà a rilasciare gli aggiornamenti di sicurezza fino al 2014, gli Isv non sono tenuti a rispettare lo stesso timing: l’esperienza insegna che smettono molto prima. Meglio mettere la propria infrastruttura al riparo da possibili problemi con sufficiente anticipo.

– Elaborare fin da subito ai progetti di migrazione: secondo Gartner, l’analisi, il test e la pianificazione di un processo di migrazione richiede dai 12 ai 18 mesi. Ogni ritardo nella fase preparatoria si traduce poi in costi aggiuntivi.

– Non aspettare la Sp1: quest’ultimo sembra un consiglio in controtendenza, dal momento che tipicamente gli analisti consigliano di attendere il primo Service Pack per gli aggiornamenti più importanti. In questo caso, Gartner suggerisce di partire subito con l’analisi e i test di compatibilità necessari per il deployment successivo.

– Non saltate Windows 7. Secondo Gartner, Windows 7 rappresenta un importante passo avanti rispetto alle evoluzioni del sistema operativo già introdotte con Vista e per questo non andrebbe saltato. La società ricorda come le aziende che saltarono Windows 2000 per passare direttamente a Windows Xp ebbero qualche difficoltà comunque superabili e in ogni caso non comparabili a quelle che incontrarono le aziende che saltarono Windows Xp per passare direttamente da Windows 2000 a Vista.

– Valutare attentamente il budget: i costi di migrazione possono variare pesantamente: nel passaggio da Xp a Seven l’azienda può spendere da 1.035 a 1.930 dollari per utente, mentre il passaggio da Vista a Seven può costare da 339 a 510 dollari per postazione. E’ necessario non sottovalutare il gap.

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