Gamecube e Xbox, un debutto fra molte incertezze

Negli Stati Uniti stanno per arrivare due dei podotti più attesi di quest’anno. Ma la contingenza attuale ha fatto rivedere al ribasso le previsioni di vendita per il prossimo Natale

Il mercato dei videogiochi d’oltreoceano si sta agitando. Gamecube di
Nintendo ha già fatto il suo esordio in Giappone fra accenni di delusione per le
vendite iniziali e dichiarazioni soddisfatte da parte della società. I tragici
avvenimenti di New York e Washington e la guerra in Afghanistan (ai quali ormai
si imputa tutto ciò che di negativo succede nel mondo) secondo molti hanno
spostato l’attenzione dei consumatori che in qualche caso avrebbero rimandato
l’acquisto della console. Nintendo comunque ribadisce gli obiettivi iniziali che
parlano di 1,1 milioni di Gamecube vendute negli Stati Uniti entro la fine
dell’anno.
Obiettivo pienamente raggiungibile, se è vero che dopo appena tre
giorni la società giapponese ha dichiarato di avere venduto ben trecentomila
macchine anche se l’obiettivo era di cinquecentomila.


Queste cifre sono però contestate da una rivista on line, coremagazine.com
che parla di 174.856 gamecube venduti. Accanto a questi numeri, la rivista
indica anche le vendite di alcuni videogame: Luigi Mansion’s avrebbe venduto
133.677 copie, Super Monkey ball 22.646 mentre Wave race si sarebbe fermato a
20.030. Anche in questo caso differente è il parere di Nintendo che parla di
quattrocentomila videogame venduti.


All’esordio di Nintendo sul mercato giapponese, che sarà seguito il 18
novembre dal debutto negli Usa, Xbox ha risposto con un inatteso rinvio del
lancio della console. Si tratta di una sola settimana, dall’8 al 15 novembre che
pone però l’evento quasi in contemporanea con l’arrivo di Gamecube. L’annuncio
del ritardo ha scatenato una ridda di voci sulle cause. Quella più
accreditata  riguarda la quantità di Xbox che saranno in circolazione a
metà novembre. Proprio Microsoft alla fine di settembre aveva ammesso che forse
le fabbriche messicane avrebbero avuto dei ritardi di produzione. Per questo
motivo il numero di ottocentomila console rischiava di non essere
rispettato.


Molto più pessimisti sono gli analisti secodo i quali alla fine sul mercato
ci saranno inizialmente solo trecentomila console. Una stima preoccupante per i
rivenditori americani, anche se Microsoft ha reso noto che entro la fine di
giugno sarà rispettata la quota di sei milioni di console distribuite in giro
per il mondo.

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