Fuoco e peperone rendono caldo l’e-commerce di Tech Data

Dopo aver bruciato nel 1993 le tappe del commercio elettronico con OnLine Catalog, l’azienda si propone ora come solution provider per tutti i clienti che desiderano avviare un’attività sul Web

Se non fosse che la piantina riportata in Internet è rovesciata rispetto alla realtà dei fatti, come ci confessa il managing director sales & marketing Primo Bonacina, riuscire a trovare la sede di Tech Data a San Giuliano Milanese non sarebbe troppo difficile. Ma quando le indicazioni non sono del tutto precise e la nebbia dell’hinterland cittadino cala fitta, sbagliare la strada diventa di una semplicità estrema. E così, usciti dalla tangenziale, il mio fido navigatore (il fotografo di questo servizio) e io ci siamo ben presto ritrovati in mezzo ai campi, non riuscendo invero a capire dove fossimo di preciso. È però stata l’occasione per apprezzare appieno l’utilità del telefono cellulare, che ci ha permesso di metterci in contatto con il centralino di Tech Data e quindi riuscire a individuare quale fosse la strada giusta per raggiungere la nostra ambita meta. È quasi superfluo dire che eravamo nelle vicinanze e che in cinque minuti abbiamo varcato la soglia dell’ampio parcheggio che fronteggia la sede italiana del distributore americano.
Ancor prima di entrare, ci ha colpito un particolare: il sistema di sicurezza. Doppie sbarre all’ingresso del parcheggio, con guardia giurata all’interno di un gabbiotto, che ci ha fatto firmare un registro all’ingresso e all’uscita. A onor del vero, questo stesso ingresso consente l’accesso al magazzino, è perciò la via frequentata pure dagli autotrasportatori e quindi un certo controllo è necessario. Ma la medesima severità di controllo è mantenuta nei confronti dei visitatori che varcano la soglia del palazzo adibito all’amministrazione. All’interno dell’ampio atrio è presente la reception con due centralinisti e da qui si può accedere a due ascensori o a due porte: una conduce alla mensa e l’altra al magazzino. Però per poter varcare una qualsiasi soglia è necessario un badge con l’abilitazione. Così, per esempio, il country manager Paolo Strina è abilitato a prendere gli ascensori e ad andare in mensa, non può invece entrare nel magazzino, per entrare nel quale, comunque, superata la prima porta, si deve passare attraverso due metal detector. “Questo sistema – ha puntualizzato Arrigo Parmigiani, logistic manager – ci ha consentito di diminuire drasticamente i furti che, come in ogni struttura di questo tipo, subivamo con un certa frequenza”.
Come si sarà capito, la nostra giornata in Tech Data alla ricerca di notizie su tutto quanto fa Internet è iniziata in modo un po’ anomalo per chi cerca informazioni su Web e affini, con un piccolo tour della nuova sede di San Giuliano Milanese. Ma c’è un motivo. La struttura è evidentemente ben studiata e concepita in modo moderno. E se da una parte lo stabile adibito agli uffici ha già trovato una propria fisionomia, dall’altra nel magazzino si stanno facendo ancora diversi lavori. Ciò non vuol dire che l’ambiente non sia completato ma invece che si sta continuamente cercando di migliorare il più possibile la gestione operativa. Un esempio è il nuovo sistema a rulli per il trasporto delle scatole appena installato. Parmigiani va molto fiero del suo magazzino. Ci ha infatti detto: “Negli ultimi giorni (l’intervista è stata fatta la fine di novembre, ndr) con tutti gli ordini arrivati entro le quattro del pomeriggio abbiamo avuto performance del 100%, ossia siamo riusciti a spedire tutta le merce richiestaci”.
Ed è proprio la logistica un elemento che viene ritenuto fondamentale nella strategia Internet di Tech Data, perché grazie alle sue nuove iniziative online il distributore prevede un sensibile incremento dell’uso del proprio magazzino. Aspetto questo accentuato dal fatto che tra le nuove proposte c’è anche un servizio di gestione totale della logistica per i partner. Così non deve stupire più di tanto se allo stabile di 8.000 metri quadri a breve se ne andrà ad aggiungere uno di pari dimensioni che sarà costruito a una quindicina di metri dall’attuale, con il quale comunicherà tramite un apposito tunnel.
“Quello a cui miriamo è offrire la soluzione giusta, apportando il più possibile del valore – ha precisato Paolo Strina, il country manager di Tech Data – e credo che con le nostre nuove proposte, gestione della logistica da un parte
e soluzioni Fire dall’altra, potremo raggiungere questo obiettivo”.
Anche se tende ad ammetterlo con un po’ di riluttanza, cercando forse di nascondere quanto tempo è passato dal suo ingresso in azienda, Strina è un veterano di Tech Data e ha vissuto tutte le evoluzioni della società.
Tra i vari avvenimenti, quello a cui attribuisce maggiore rilievo è avvenuto nel ’93, con l’introduzione di OnLine Catalog. Strina ci confida che al contrario di quanto forse qualcuno possa pensare, all’epoca il fatto di dover introdurre un sistema così diverso e innovativo per la gestione degli ordini non ha creato un grande scompenso a livello aziendale ma è stato accolto in modo positivo. Nel tempo è poi stato sempre visto come un metodo integrativo e non come una modalità operativa indipendente, da lasciare un po’ in disparte o da snobbare. Prova ne è che il gruppo di persone che si occupa di Olc è perfettamente integrato all’interno della divisione che gestisce gli ordini.
Se vogliamo, OnLine Catalog è stato una sorta di antesignano dei sistemi per l’e-business, perché da sempre consente di effettuare ordinativi per via telematica (in passato tramite modem e ora via Internet). Non ha però mai permesso, e nemmeno lo permette ora, di effettuare transazioni: i pagamenti avvengono in modo tradizionale.
Tutti in azienda sono affezionati a Olc e lo vedono come prodotto chiave per il business di Tech Data. Ma oggi chi ha bisogno di più cure per crescere sicuro e imparare a reggersi sulle proprie gambe è Fire, la nuova iniziativa indirizzata a tutti quei clienti che desiderano avviare un’attività di commercio online.
Data la sua struttura piuttosto articolata, Fire si rivolge sia alle aziende piccole che quelle grandi e può adattarsi a realtà di identiche dimensioni ma con strutture molto diverse. Dal modo in cui ne parla, è evidente che in questo momento Strina non abbia altri pensieri che la nuova iniziativa e cerchi il modo migliore per riuscire a farla partire alla grande.
Riconosce però che non sono tutte rose e fiori: da un parte, quella dei grandi clienti, c’è la necessità di fare capire appieno la tipologia e il valore del servizio proposto; dall’altra quella delle piccole realtà, bisogna superare ostacoli forse ancora più impegnativi.
A riguardo Strina ci ha detto: “È necessario riuscire a far vincere al reseller il timore che Fire non sia uno strumento in mano del distributore per andare a vendere direttamente”. Il country manager rimane un attimo a riflettere su questa frase, come se lo preoccupasse in modo particolare. In effetti non è certo un’operazione da poco, però le possibilità di successo ci sono perché “nelle piccole realtà siamo ancora a livello di evangelizzazione. E ciò crea molto spazio per la crescita”, ha puntualizzato con un certo sollievo Paolo Strina.
Quello nei confronti dell’e-commerce non sembra essere oggi solo il focus principale di Tech Data, ma sembrerebbe anche un passaggio obbligato al quale l’azienda non può assolutamente sottrarsi. Però l’attività di e-sourcing company è iniziata sotto ottimi auspici: sono già infatti una decina le aziende che hanno deciso di avvalersi dei servizi del distributore. “E questo non è che l’inizio” ha concluso Paolo Strina. La via dell’e-commerce secondo Tech Data è aperta.

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