Forrester: le luci e le ombre del 2004

La società presenta le linee guida per il 2004. Molti i settori emergenti, mentre resta forte la pressione sul comparto pc

8 gennaio 2004 Dopo una serie di interviste che hanno coinvolto 528
buyer It in tutto il mondo, arrivano le prime indicazioni di Forrester
Research
sugli orientamenti di spesa per il 2004.

Uno dei dati più interessanti è quello che di fatto consacra l’espansione di
Linux, tanto che, secondo i dati Forrester, entro la fine
dell’anno il 10% delle 2.000 principali aziende mondiali avrà completato la
migrazione da Windows a Linux per i server di rete. In altre parole, Forrester
si dice convinta che Linux abbia ormai raggiunto un livello di maturità e di
supporto da parte tanto dei distributori tanto degli altri vendor da mostrarsi
soluzione efficace e sicura anche in ambienti critici quali i data center. Ed è
chiaro che per un’azienda una proposta che racchiuda in sè caratteristiche di
affidabilità, facilità di integrazione e di gestione, non disgiunta da un costo
inferiore ad altre, sia più facilmente accettabile.
Bene anche
l’outsourcing offshore
, che dovrebbe continuare il trend di crescita
già registrato alla fine del 2003. E non è un caso che il mercato dei servizi in
India dovrebbe registrare un incremento del 30% nel corso
dell’anno.
Earthlink e Google sono solo le ultime di una ben nutrita schiera
di azienda che già hanno deciso di spostare call center o centri di sviluppo sul
territorio indiano.
Positivo dovrebbe essere il 2004 anche per le aziende
che si muovono in area Rfid (Radio Frequency Identification).
Basti pensare, sostiene Forrester, che un gigante come l’americna Wal-Mart ha
dichiarato la propria intenzione di richiedere a tutti i suoi fornitori di
dotare di etichette Rfid tutti i loro prodotti, così da facilitare le attività
di tracking delle merci.
Decisamente più faticoso sarò l’anno per i
produttori di pc
, per i quali non è previsto alcun allentamento della
pressione sui prezzi e sui margini, anche in considerazione della volontà
espressa da alcuni player di riferimento, come Dell, Hp e Gateway, di operare
con una gamma di prodotti più ampia nell’area consumer.
Difficoltà anche per
i fornitori di accesso in modalità dial-up, in considerazione
della crescita di abbonamenti ai servizi a banda larga. Bene, e restiamo
ancora nell’area dei servizi consumer,  il segmento del video on
demand
.

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