Focus sulla Pa per Ipanema in Italia

La filiale appena inaugurata e affidata a Gianni Altamura è pronta a siglare accordi locali con Telco e system integrator.

Il country manager c’è. La sede operativa di Monza, pure. Ora non rimane che rimboccarsi le maniche e siglare accordi strategici a livello locale perché di business dall’Italia i cugini francesi di Ipanema Technologies se ne aspettano. E anche molto. Da Parigi è volato direttamente per dirlo a Milano Michel Agopian, vice president Europe della realtà nata nel 1999 e specializzata nello sviluppo di soluzioni di nuova generazione per la gestione del traffico degli applicativi e l’ottimizzazione delle Wan.
«La tecnologia abilitante e al centro di tutto è quella che viaggia su protocollo Internet – ha spiegato -. Su ciò che noi definiamo come Imss (Ipanema management software suite) si muove una piattaforma denominata Salsa a uso e consumo dei partner Telco con i quali abbiamo intese paneuropee».

Non a caso i nomi sono fra i più blasonati e non possono non conteggiare Bt, Orange, Telindus, Belgacom, Tata Communications, Vanco, Swisscom e Cable & Wireless. L’obiettivo adesso è parlare con i principali protagonisti del mercato italiano e ricavarsi una fetta di business coinvolgendo system integrator di grandi dimensioni che lavorano già con successo con questa tipologia di operatori.
Rendere questo genere di partnership fattibile è il compito di Gianni Altamura che, nominato country manager per l’Italia lo scorso giugno, ha già nella sua squadra una persona dedicata al marketing e sta per dare il benvenuto a un nuovo sales engineering con il compito di seguire i grossi progetti.

«Gli obiettivi per il 2009 sono importanti, ma preferisco non sbilanciarmi – afferma -. Al momento siamo concentrati nel capire come sviluppare il settore pubblico su Roma seguendolo da Monza, ma con una forte attenzione perché a mio modo di vedere è nella Pa che possiamo trovare quei “large network” che più di altri stanno guardando con interesse alla tecnologia Ipanema per ottimizzare virtualmente il traffico dove non ci sono appliance».
Già, perché se in Francia il ministero della Giustizia e l’Ufficio della Disoccupazione (rispettivamente 1.500 e circa 1.900 sedi in tutto il territorio nazionale) hanno già installato appliance proprietarie nei soli data center, anche la Pubblica amministrazione di casa nostra potrebbe presto introdurre il brand Ipanema nella propria vendor list. «Al momento – conferma Altamura – siamo al vaglio del Cnipa ed entrare con loro significa sicuramente aprire porte importanti».

Non a caso, la promessa ribadita per l’occasione anche da Agopian è quella di sfruttare Ipanema per utilizzare una tecnologia in grado di mettere il network al servizio delle applicazioni di business.
«Quelle che siamo in grado di fornire – conclude il manager in Ipanema da tre anni – sono soluzioni che permettono alle aziende di ambienti come Manufacturing, Energy, Utilities, Banking & Finance, Distribution, Chemical, Automotive e altro ancora, di controllare, garantire e accelerare le performance delle proprie applicazioni business critical. E di farlo, per giunta, capendo, proteggendo e ottimizzando quello che si ha riducendo i costi e utilizzando meno banda, ma in maniera migliore».

Una logica commerciale diretta che, nemmeno in Italia, prevede il coinvolgimento di distributori e rivenditori, bensì di partner strategici in grado di supportare la gestione dei servizi. La caccia è aperta.

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