Flip addio: Cisco si focalizza sul business

Il Ceo della società annuncia un piano di riallineamento del business che passa attraverso cinque aree chiave e nel quale il consumer è contemplato solo in minima parte.

Un piano di riorganizzazione che passerà attraverso il taglio di 550 dipendenti, meno dell’1% della forza lavoro complessiva, e che, soprattutto vedrà il riallineamento del focus su cinque aree chiave, delle quali la consumer electronics non fa parte.

E’ questo il nuovo indirizzo di Cisco, così come delineato dal ceo John Chambers, che ha deciso di di focalizzare il proprio business su routing, switching e servizi, collaboration, architetture e video e che ha di conseguenza annunciato la dismissione di alcune delle sue attività nell’ambito della consumer electronics e in particolare quelle legate ai prodotti Flip.

Cisco cesserà dunque la vendita delle videocamere Flip, acquisite due anni fa insieme agli asset di Pure Digital per 590 milioni di dollari, impegnandosi ad assistere clienti e partner in un percorso di transizione.
Parimenti, la società abbandonerà anche il business nell’ambito Eos, nel quale rientra una serie di tencologie e piattaforme indirizzate al mercato dell’entertainment.

Resta invece l’impegno in altri segmenti della sua offerta consumer, in particolare per quanto riguarda Linksys con il suo offering orientato all’home networking.

Nel contempo, la società ha annunciato la decisione di portare la sua proposta Umi, la soluzione di videoconferenza per il mercato domestico, all’interno della divisione Telepresence per il mondo business.

Mosse necessarie, secondo il Ceo John Chambers, e che rispondono al bisogno della società di muoversi sul mercato in modo più coerente, dopo una serie di scelte che sembrano, nelle sue parole “aver deluso gli investitori e confuso i dipendenti“. Una delusione che si è concretizzata in una pesante perdita di valore delle azioni della società, che hanno lasciato sul terreno oltre un terzo della loro valutazione nel solo ultimo anno. E che Chambers conta di recuperare riallineando l’azienda da lui guidata lungo assi davvero strategici.

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