Flextronics-Nortel, qualcosa di più di outsourcing

La delega quadriennale della produzione che la società canadese ha assegnato a Flextronics include anche il design dei prodotti.

19 luglio 2004

L’accordo di delega della produzione dei dispositivi di Nortel a Flextronics è classificabile alla categoria outsourcing. Ma c’è di più. Un di più che potrebbe aprire una nuova strada nella stesura di accordi di questo tipo.


Il rilevamento delle attività produttive in Brasile, Canada, Francia e Irlanda del Nord, con la conseguente produzione dei device per un periodo di quattro anni, infatti, va abbinato a un ulteriore fattore chiave, in deroga a un accordo di outsourcing produttivo tradizionalmente inteso, quello del design dei prodotti.


Con l’aiuto di parte degli ingegneri della società canadese, infatti, che trasmigreranno verso il nuovo produttore, Flextronics provvederà anche allo sviluppo di parte dei dispositivi Nortel che alimentano la linea di prodotti di networking ottico.


L’unificazione delle attività di concepimento e produzione nella stessa realtà, unite all’integrazione con la supply chain correlata, punta a ottimizzare ulteriormente il fine di un’operazione di outsourcing, che è proprio quello del risparmio, unito al rispetto del time-to-market dei prodotti.


In tal senso, altri attori dello stesso scenario, come Solectron, Celestica, Sanmina e Jabil, che, per esempio, a turno coadiuvano Cisco e Lucent nello smaltimento dei picchi di produzione, potrebbero scegliere di seguire la stessa strada.

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