Fire Phone: Amazon punta su 3D ed ecommerce

Disponibile dal prossimo 25 luglio negli Stati Uniti, il primo smartphone di Amazon è dotato di una serie di funzionalità innovative, come FireFly, per il riconoscimento degli oggetti, e i sensori per l’effetto 3D.

Il CEO di Amazon, Jeff Bezos, ha presentato Fire Phone, il primo smartphone dell’azienda di Seattle. Del nuovo prodotto firmato Amazon si è già parlato molto nei giorni scorsi.

Dal
punto di vista del design, il Fire Phone ricorda vagamente l’iPhone di
Apple con l’aggiunta di una cornice in gomma e pulsanti in alluminio. Il display IPS LCD HD ha una diagonale di 4,7 pollici ed è protetto da un vetro Gorilla Glass 3.
La dotazione hardware è completata con un processore Snapdragon
quad-core da 2,2 GHz, sezione grafica Adreno 330, 2 GB di RAM e
fotocamera posteriore da 13 Megapixel dotata di stabilizzatore ottico.

Durante
la presentazione, Bezos ha voluto paragonare una foto scattata
utilizzando il nuovo Amazon Fire Phone con due immagini acquisite
adoperando un Samsung Galaxy S5 ed un Apple iPhone 5S.

Lo
smartphone di Amazon consente un accesso diretto alla fotocamera
integrata anche quando il telefono è in stand by ossia quando lo schermo
del dispositivo risulta spento.
Bezos ha spiegato che è sufficiente premere una volta l’apposito pulsante per scattare una o più foto.

Per la memorizzazione delle foto, Amazon offre spazio illimitato sul servizio Amazon Cloud Storage.

I tecnici di Amazon hanno voluto puntare molto sull’immediatezza di utilizzo e sulle funzionalità accessorie. Lo speciale pulsante Firefly consente di attivare il riconoscimento automatico degli oggetti inquadrati con la fotocamera.
Basta puntare la fotocamera su numeri, codici QR, prodotti, indirizzi
Internet e così via che lo smartphone sarà in grado di riconoscerli e
trattarli adeguatamente permettendone un eventuale successivo acquisto
su Amazon.
Lo smartphone sarà in grado di rilevare che cosa l’utente
sta inquadrando. Se si tratterà dell’etichetta di un vino, ad esempio,
il software fornirà consigli enologici, suggerirà l’annata migliore ed i
giusti abbinamenti. Analogamente, lo smartphone trasformerà numeri
telefonici in contatti da inserire in rubrica, renderà comprensibili
insegne e segnali stradali incontrati in Paesi diversi dal proprio e
così via.
Un po´ come Shazam anche Firefly consentirà di riconoscere
automaticamente le canzoni offrendone l’acquisto su Amazon. Le abilità
di riconoscimento, però, riguarderanno anche altri tipi di opere:
oggetti, disegni e pitture, testi.
La funzionalità Firefly potrà
essere liberamente estesa dai singoli sviluppatori: Amazon infatti ha
già precisato che rilascerà a breve un apposito pacchetto SDK.

Una delle caratteristiche più attese è quella che Bezos ha chiamato “Dynamic Perspective“.
Si tratta di una sorta di effetto 3D che permette di spostarsi intorno
alle immagini visualizzate con lo smartphone così come fossero davvero
in tre dimensioni.
La prospettiva cambia non appena si muove il Fire
Phone e, grazie ai sensori posti nella parte frontale del telefono, lo
smartphone può sempre calcolare l’esatta posizione della testa e,
quindi, degli occhi. I sensori ad infrarosso consentono al Fire Phone di
funzionare anche di notte o comunque in ambienti scarsamente
illuminati.
Il medesimo approccio viene utilizzato per semplificare
la consultazione e lo scorrimento automatico delle pagine web oltre che
per muoversi sulle mappe.

Sarà
da verificare se una funzionalità come quella presentata da Amazon
possa essere utilizzata nella vita di tutti i giorni oppure se sia
destinata a restare un semplice esperimento (già il Samsung Galaxy S4
permetteva di scorrere i testi inclinando lo smartphone).

Completano il device funzionalità come ASAP, X-Ray, Second Screen e Mayday.
La prima consente di stabilire dinamicamente quali film e quali serie
TV l’utente preferisca visionare preparandoli per la visualizzazione
istantanea; X-Ray consente di ottenere molte informazioni in più su
libri, brani musicali, film e show televisivi; Second Screen consente di
trasferire la riprosuzione di un contenuto su tutti i device
multimediali compatibili (Fire TV, PlayStation od altri device capaci di
supportare lo standard Miracast).

I dettagli sul prezzo del
dispositivo dovrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane. Per
il momento si sa che per gli Stati Uniti l’operatore telefonico che si è
accaparrato l’esclusiva per la distribuzione del Fire Phone, a partire dal prossimo 25 luglio,  è AT&T.
La versione da 32 GB verrà commercializzata a 199 dollari; quella da 64
GB a 299 dollari, a fronte però della stipula di un contratto
telefonico almeno biennale.

Come sistema operativo, Fire Phone utilizza Fire OS,
il “fork” di Android messo a punto dai tecnici di Amazon. Utilizzato
nei Kindle Fire, Fire HD, Fire HDX, nella Fire TV e, adesso, nel Fire
Phone, il sistema operativo ha suscitato anche l’interesse di BlackBerry che ha deciso di proporre ai suoi utenti un nuovo appstore.

BlackBerry sceglie l’app store di Amazon
A partire dal momento in cui verrà distribuito il nuovo sistema operativo BlackBerry 10.3, gli utenti della società canadese (ex RIM) potranno scaricare ed installare applicazioni usando l’app store di Amazon.
Ben 240.000 applicazioni che BlackBerry conta possano dare linfa vitale
al business della società, mantenendo i suoi utenti ancora legati ai
prodotti della società.

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