Fine della corsa per Opengate?

I cavalieri bianchi sembrano spariti e gli azionisti si trovano di fronte a un risultato negativo pari a 116.218 mila euro e un deficit patrimoniale di 82.773 mila euro

1 ottobre 2003 Della cordata di imprenditori che doveva finanziare l’aumento di capitale non se ne parla più. E allora al consiglio di amministrazione di Opengate, che doveva preparare l’assemblea straordinaria prevista in prima
convocazione il 30 settembre ma che probabilmente non andrà deserta solo il 2 ottobre in terza convocazione, non è rimasto che riunirsi “per l’approvazione della relazione degli Amministratori sulla situazione patrimoniale ex art. 2447 c.c. al 31 luglio 2003, aggiornata alla luce degli ultimi eventi intervenuti”. In pratica gli azionisti si troveranno di fronte una situazione patrimoniale
con un risultato negativo (per il periodo 1 settembre 2002-31 luglio 2003) pari a 116.218 mila euro e un deficit patrimoniale di 82.773 mila euro.
“Il Consiglio di Amministrazione – recita un comunicato di Opengate Group – ha ritenuto doveroso applicare criteri di
valutazione improntati alla massima prudenza che hanno comportato rilevanti rettifiche di valore basate sulla stima del presunto valore di realizzo degli assets questo indipendentemente dal fatto che sia o meno ancora ravvisabile il presupposto della continuità aziendale in considerazione del mancato concretizzarsi ad oggi degli eventi positivi attesi in relazione al deliberato aumento di capitale ed all¹intervento di investitori terzi, e del peggioramento della situazione complessiva avvenuto nel corso del mese di settembre”
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