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Finanziamenti agevolati, nuove opportunità per le imprese dell’export

È  operativo il Decreto con cui il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e finanze, ha riformato i finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione a valere sul Fondo rotativo L. 394/81. Per quanto riguarda i Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle Pmi esportatrici, sono state introdotte, oltre alla  semplificazione delle modalità operative, una serie di condizioni più favorevoli come un aumento da 300.000,00 a 400.000,00 euro dell’importo massimo del finanziamento concedibile. La riduzione da 0,80 a 0,65 del livello di solidità patrimoniale (Lsp) ritenuto “adeguato” per le imprese industriali/manifatturiere (rimane 1,00 per le imprese commerciali/di servizi) e la possibilità di rimborsare il finanziamento in termini dilazionati, anziché in un’unica soluzione, per le imprese che non superano la fase di “verifica”.

Per quanto riguarda i Finanziamenti agevolati per la Partecipazione di Pmi a fiere e mostre in Paesi extra Ue è stato eliminato il vincolo che consentiva di accedere al finanziamento solo per la “prima” partecipazione all’evento fieristico o alla mostra, ed è stata prevista la finanziabilità delle spese al 100%.

Per gli studi di fattibilità, finalizzati ad aiutare l’impresa a valutare l’opportunità di investire all’estero, – l’importo massimo finanziabile si amplia da 100mila a 150 mila euro per studi collegati a investimenti commerciali, e da 200 a 300mila euro per studi collegati a investimenti produttivi. Inoltre, la durata del finanziamento sale da 3 a 4,5 anni, di cui 18 mesi di preammortamento.

Altre novità riguardano: la riduzione del tasso agevolato dal 15% al 10% del tasso di riferimento Ue e dei tempi per ottenere i finanziamenti. Mentre per i Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati extra Ue e per realizzare studi di fattibilità o programmi di assistenza tecnica è stata introdotta la finanziabilità al 100% delle spese previste per i programmi di inserimento sui mercati rispetto all’attuale 85% max. Per le imprese con rating più elevato è stata ridotta ulteriormente la quota minima di finanziamento da garantire dall’attuale 40% al 20%. La riduzione delle garanzie da prestare, applicabile alle Pmi, è stata estesa anche alle imprese Mid Cap ovvero quelle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3.000 e sono state integrate le modalità per prestare le garanzie con il richiamo al “cash collateral” e con la previsione di eventuali controgaranzie.

Le domande di finanziamento per tutti gli strumenti possono essere presentate via Pec con firma digitale o tramite il Portale Simest (www.portalesimest.it). Grazie al Portale agevolato le imprese potranno ricevere assistenza “on line”, attraverso percorsi guidati. Inoltre, le imprese potranno simulare la propria valutazione per avere una prima indicazione di massima sull’accesso al finanziamento e sulle relative condizioni

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