Film pirata, BitTorrent si allea con Hollywood

Firmata un’intesa con gli Studios: verranno rimossi i link a copie illegali. Ma è vana la speranza di fermare il fenomeno

I peggiori “nemici” sullo stesso tavolo. Bram Cohen responsabile di
BitTorrent e Dan Glickman, numero uno della MPAA
(Motion Picture Association of America, il consorzio degli Studios di Hollywood)
hanno firmato un’intesa per cercare di arginare il fenomeno delle pirateria.

BitTorrent è infatti fra le piattaforma più usate (si stimano
in circa 45 milioni di utenti abituali) per condividere documenti e file di
vario tipo in ottica peer-to-peer.

Nata con nobili obiettivi, nel tempo il network è diventato un mezzo
sempre più usato per lo scambio di copie non autorizzate soprattutto
di film, grazie alla particolare tecnologia usata. Il video infatti viene separato
in spezzoni memorizzati su computer differenti su Internet, il che rende più
efficiente il processo di download.

In base ai termini dell’accordo, BitTorrent si impegna a rimuovere i
link a file che possono essere oggetto di copie pirata.

Ma l’intesa nasce zoppa. Intanto non si potrà
applicare ai molti motori di ricerca che indicizzano i file di BitTorrent. Secondariamente,
l’accordo prevede che siano i membri della MPAA (vale a dire 20th Century
Fox, Buena Vista, MGM, Paramount, Sony Pictures, Universal e Warner Bros) a
specificare quali sono i file che dal loro punto di vista violano i diritti
d’autore. Solo dopo questa indicazione BitTorrent si impegna a rimuovere
i link.

Il realtà, il vero vincitore di questo affair sembra Bram Cohen che
non solo riesce a tenere in vita la propria creatura (si pensi alle vicissitudini
di Morpheus o eDonkey) ma anzi rilancia, forte
dei quasi 9 milioni di dollari raccolti con i venture capital.

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