Febbraio: è Roma la sede della Social Media Week

Dal 7 all’11 febbraio si parla di innovazione sociale in 130 luoghi della Capitale e in molti altri in giro per il mondo. Dopo l’edizione milanese, Augmendy vuole superare i suoi stessi record.

Mancano ancora pochi giorni per vivere anche nella Capitale l’attesa Social Media Week, definito il “festival della rete”. L’evento si tiene due volte all’anno e questa edizione si svolgerà dal 7 all’11 febbraio in contemporanea in 9 città nel mondo: New York, San Francisco, Londra, Parigi, San Paolo, Hong Kong, Toronto, Istanbul e anche Roma.
Ad illustrare il festival della rete Marco Montemagno e Marco Antonio Masieri, fondatori di Augmendy (che ha portato la Social Media Week in Italia), l’Ad Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti e il ministro della gioventù Giorgia Meloni.
Dopo i 25 mila visitatori di Milano, ecco l’edizione romana: oltre 130 eventi coinvolgeranno i visitatori, con l’obiettivo di superare il successo milanese per qualità e quantità. “Abbiamo portato il Festival della Rete alla gente, contaminando Internet con argomenti come il tango, il vino, il cruciverba o la caccia al tesoro”, hanno detto Montemagno e Masieri. Grande spazio sarà dato ovviamente agli approfondimenti su temi importanti, come la privacy, le nuove regole dell’informazione e delle musica, l’e-commerce, il rapporto cittadini e banche, la comunicazione online e molto altro ancora. L’obiettivo della Social Media Week è quello di diffondere ad aziende, persone e istituzioni le nuove potenzialità che la rete e i social media sono in grado di offrire.

Le buone carte dell’Italia
Per un nuovo salto di qualità del tessuto sociale e produttivo, questo momento sembra favorevole e la spinta di eventi come la Social Media Week saranno in linea. “In questa congiuntura l’Italia è ben considerata dal mercato della tecnologia sociale”, ha detto Montemagno citando Jeff Bezos di Amazon, “per le prospettive di sviluppo e per la penetrazione del mercato mobile”.
“L’Università italiana ha registrato 104 mila brevetti ma solo 700 hanno portato a realizzazioni”, ha detto Giorgia Meloni, indicando che c’è da lavorare ma in un humus fertile per l’innovazione.
Tra gli ospiti internazionali della seconda edizione italiana figurano Peter Sunde Kolmisoppi (co-fondatore di The Pirate Bay), Carlos Eduardo Espinal (partner del fondo Seedcamp) e Will Mills, Direttore Musica e Contenuti di Shazam Entertainment. Tra i partner commerciali va segnalata la presenza di Ferrovie dello Stato, che sta rilanciando la propria immagine di uso della tecnologia sia con l’alta velocità teleguidata, sia per quanto riguarda i servizi ai clienti, anche a bordo.
Il quartier generale dell’edizione romana della Social Media Week sarà Palazzo Giannelli Viscardi, in Corso Vittorio Emanuele II, dove ha sede Ateneo Impresa, inoltre per un dettaglio puntuale è possibile consultare l’agenda completa.

Italia leader nell’f-commerce
Cresce l’attitudine sociale degli italiani e in particolare il peso degli user-generated contents e dell’f-commerce. Secondo un’indagine Gpf, il mondo dei media sociali è sempre più simile all’intera popolazione, è abitato anche dalle persone più adulte/anziane e meno istruite, e ha definitivamente coinvolto l’universo femminile parificando il gap di genere iniziale.
Per entrare nel dettaglio, in occasione dell’edizione romana Freedata Labs ha realizzato una ricerca di social intelligence sulle tendenze della rete nel 2011. In particolare sono stati indagati video calling, mobile blogging, netiquette, cyberbullismo ed f-commerce, per comprendere come gli utenti “vivono” e comunicano questi argomenti. La ricerca fornisce inoltre un quadro comparativo fra Italia, Francia, Inghilterra, USA, Canada, Brasile e Hong Kong. Il tema che in assoluto attrae più conversazioni è l’f-commerce, ovvero le attività di vendita sui media sociali e in particolare su Facebook: a sorpresa in Europa a guidare la classifica, insieme alla Francia, c’è proprio l’Italia.
La Social Media Week sostiene il progetto di charity Global Giving.

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