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Fastweb rivoluziona il customer care con il reshoring

Fastweb ristruttura le proprie attività di customer care con l’impegno a riportare 220 operatori di call center in Italia entro la fine del mese settembre.

Questa scelta comporterà il ridimensionamento delle attività attualmente gestite in Romania ed è frutto dell’accordo sottoscritto con Comdata, società cui Fastweb ha affidato parte dei propri servizi di assistenza clienti all’estero.

Lo scopo, in accordo con le linee guida del Protocollo di Autoregolamentazione, recentemente sottoscritto dalle più importanti società committenti di contact center, mira a garantire ai propri clienti un servizio di customer care professionale e di qualità.

Promosso dall’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Protocollo d’intesa, sottoscritto lo scorso 4 maggio dalla società, ha difatti l’obiettivo di indirizzare il settore verso standard di qualità più elevati nell’ottica della competitività, ma anche della responsabilità sociale d’impresa e di maggiori tutele per i lavoratori.

Questa intesa segna un passo importante per riqualificare l’industria dei servizi di customer care in Italia e creare nuove opportunità e nuove competenze sul territorio nazionale.

Facendo seguito alla firma del Protocollo, Fastweb ha annunciato un piano di re-shoring, da completarsi entro il 30 settembre 2018, che vedrà il graduale trasferimento delle attività gestite in Romania presso le sedi di Cagliari e Lecce.

Più nel dettaglio, l’accordo raggiunto con Comdata interessa i contact center rivolti al segmento residenziale e professionale e più precisamente le offerte Small Business e Soho Professional (Shp).

Parte dell’assistenza tecnica e commerciale gestita dall’estero rientrerà così entro i confini nazionali con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, contribuendo allo sviluppo del settore nel segno della competitività e dell’equità.

La scelta di Fastweb centra in pieno gli intenti del Protocollo di Autoregolamentazione, salutato dalle principali associazioni di categoria come un passaggio cruciale per promuovere un approccio più responsabile al business.

Secondo Assotelecomunicazioni e Assocontact il documento rappresenta un importante passo avanti per favorire la normalizzazione del mercato e per migliorare la qualità dei servizi rivolti a consumatori e cittadini: obiettivo che richiede non solo politiche industriali lungimiranti ma anche un preciso impegno da parte dei player di mercato.

Grazie al piano di reshoring da poco annunciato, Fastweb si pone tra i capofila del cambiamento. Concreta espressione di questo impegno è la progressiva ricollocazione sul territorio sardo e pugliese delle attività svolte all’estero da Comdata, leader europeo nei servizi di customer care e business processing.

Oltre a Fastweb, il Protocollo di Autoregolamentazione è stato sottoscritto dai più importanti player del settore, che complessivamente rappresentano il 65% del settore in termini di fatturato.

L’intesa invita gli operatori a ridurre il più possibile il ricorso alla delocalizzazione e sarà sottoposta a una fase di verifica a un anno dalla firma del protocollo. Più in particolare è previsto l’impegno a mantenere entro la soglia dell’80%, per quanto riguarda i nuovi contratti, i servizi in outsourcing svolti in Italia.

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