Facebook: Europa e America tengono sotto controllo la privacy

A fronte di diverse lamentele da parte di associazioni per la difesa dei diritti degli utenti, su entrambe le sponde dell’oceano Atlantico sono in atto indagini sulla gestione della privacy da parte del social network.

Il funzionamento di Facebook è sotto esame
da parte delle autorità che si occupano di tutela della privacy degli utenti.
Da entrambe le sponde dell’oceano Atlantico. L’ufficio irlandese che si occupa
della protezione dei dati personali (la sede europea di Facebook si trova
proprio in Irlanda) ha comunicato che intende avviare una consultazione con i
responsabili del social network fondato da Mark Zuckerberg dopo aver ricevuto
22 contestazioni da parte del gruppo “Europe versus Facebook.
che ha già pubblicato sul web un pingue fascicolo di informazioni su quelle
che sono considerate le pratiche più dubbie messe in atto.

Nel frattempo, anche la “Federal Trade
Commission
” statunitense sta compiendo delle verifiche dopo aver
ricevuto diverse lamentele da parte di associazioni che si occupano di
difendere i diritti degli utenti.

La “bomba” sembra essere scoppiata dopo
le dichiarazioni del ricercatore Nik Cubrilovic che, nei giorni scorsi, aveva
segnalato come Facebook avesse l’opportunità di “tracciare” gli
utenti anche dopo l’espletamento dell’operazione di logout dal social network.
Per Cubrilovic, la mancata rimozione di alcuni importanti cookie al momento del
logout, poteva consentire a Facebook di raccogliere informazioni sulle attività
svolte in Rete da parte dei suoi utenti. Come? Semplicemente visitando i
tantissimi siti web che contengono, nelle loro pagine, i ben noti “plugin
sociali
” di Facebook (pulsante “Mi piace“,
Likebox” e così via).

Cubrilovic, nelle scorse ore, ha comunque chiarito
che Facebook si è immediatamente attivata per risolvere il problema. I tecnici
del social network, come spiega il ricercatore sul suo blog, hanno
provveduto a disporre l’eliminazione del cookie più importante – quello contenente
l’ID dell’utente registrato su Facebook – in fase di logout.

Secondo Cubrilovic, vi sarebbero comunque ancora
alcuni cookie che i tecnici di Facebook avrebbero deciso di conservare. I
cookie restanti sul sistema client dell’utente, anche dopo il logout, non
sembrano più associati al singolo account Facebook ma sembrano pensati
piuttosto per individuare univocamente uno stesso browser web. Facebook,
insomma, vuol continuare a tracciare i singoli browser per proteggere la
piattaforma sociale da utilizzi indebiti e, soprattutto, dall’invio di spam.

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