Extreme, un unico Os è meglio

Paul Hooper di Extreme Networks è Chief marketing officer, ma prima ne è stato il Cio. Contando su questa sua esperienza passata gli abbiamo chiesto di illustrarci il senso dei nuovi prodotti della società americana, che si propone come forza alternati …

Paul Hooper di Extreme Networks è Chief marketing officer, ma prima ne è stato il Cio. Contando su questa sua esperienza passata gli abbiamo chiesto di illustrarci il senso dei nuovi prodotti della società americana, che si propone come forza alternativa a Cisco e Juniper nel settore delle infrastrutture di rete. I nuovi prodotti vanno dagli switch Summit X350 Series ai controller Summit Wm20 per uffici e sedi di aziende orientate al Wireless Lan.

Parlate di bilanciamento tra costi e capacità. Cosa significa, concretamente, per un network manager?

«In base al tipo di applicazioni che l’It manager deve sostenere, ci possono essere differenti necessità, come abbassare i costi di acquisto, minimizzare le spese operative, massimizzare le funzionalità. Con gli ultimi nostri prodotti ogni It manager è in grado di selezionare la soluzione migliore in base alle proprie necessità. Facendo girare una sola versione del sistema operativo Extreme Xos su tutti gli switch, gli utenti hanno la certezza che questi supporteranno le loro esigenze attuali e future. Ad esempio, se un It manager ha un
budget ridotto, può puntare sia su Fast Ethernet, con il nostro switch Summit X150, o sul Gigabit Ethernet, con il Summit X350. Entrambi i sistemi girano sullo stesso sistema operativo e si comportano in maniera identica. Se, poi, avesse intenzione di introdurre nella rete Windows Vista, questi switch saranno già preparati a supportare l’Ipv6, che è compreso nel sistema operativo di Microsoft».

Come deve stabilire le priorità?

«Dipende dall’ambiente in cui opera l’It manager. In ogni caso, con ExtremeXos ha la possibilità di abbinare vari switch. È consigliabile, poi, usare strumenti software addizionali per automatizzare i compiti frequenti, riducendo i costi operativi richiesti dalla gestione di una rete».

Per chi sono i vostri ultimi prodotti?

«Per tutti gli utenti enterprise, si qualsiasi settore verticale. Solitamente, puntiamo su imprese medio-grandi con almeno 200 dipendenti».

Cosa danno in più rispetto al passato?

«Lo switch Summit X350 porta il GbE al desktop con funzionalità avanzate, come sicurezza e IPv6, a un prezzo competitivo. Il Black Diamond 8800 ha incrementato la scalabilità e ora supporta reti fino a 10.000 utenti. In tema di wireless, il Summit Wm20 completa la nostra offerta di prodotti con configurazioni più piccole, con 8-24 punti di accesso, e potenzia la capacità del wireless da 54 Mbps a 300 Mbps. Widget Central, poi, è un sito Web dal quale ogni utente può scaricare strumenti software addizionali per potenziare le operazioni della rete. Un esempio è la funzione Go-Green, che permette di interrompere automaticamente la corrente nella porta Ethernet quando un dispositivo VoIp non è utilizzato. La nuova versione del nostro sistema operativo modulare ExtremeXos 12.1, infine, gira su tutti i nostri switch, edge e core».

Quali sono le complessità delle Wlan enterprise e come le risolvete?

«La sfida del wireless in ambiente enterprise sta nel far girare una soluzione in modo sicuro, scalabile e gestibile. Per esempio, per semplificare la rete wireless bisogna mappare i domini degli accessi alla Wlan assicurando che il traffico VoIp sia gestito con la stessa priorità».

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