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Experience Centre, l’innovazione secondo PwC

PwC evolve dalle sue attività tradizionali e va a offrire consulenza direttamente sull’innovazione di processo e di prodotto. Nasce così l’Experience Centre, uno spazio che integra il meglio del rapid prototyping, dello sviluppo di software e del service design con l’obiettivo di aiutare le aziende innovatrici a comprendere ed adottare le nuove tecnologie.

I prodotti fisici incorporano sempre più software, rendendo le interazioni sempre più digitali. Le società che registrano la maggiore crescita dei ricavi hanno in media investito il 25% in più nello sviluppo di software. L’innovazione si sposta dal prodotto fisico all’integrazione di prodotto, software e servizi. Gli investimenti in servizi e software, sul totale R&D, sono cresciuti dal 54% al 59% nel periodo 2010-2015 e aumenteranno fino al 63% entro il 2020, mentre gli investimenti sul prodotto fisico sono diminuiranno dal 46% del 2010 al 37% nel 2020.

Realizzato in collaborazione con Google, sulla base di un concept elaborato dal Network PwC, l’Experience Centre di PwC a Roma è un concentrato di professionalità e nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale alla robotica, dall’Internet of Things alla virtual reality. In sintesi è uno spazio di co-progettazione di soluzioni mettendo insieme gruppi eterogenei di persone per sviluppare prototipi di apps, oggetti, metodologie, business model con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dell’utente sia esso cittadino o consumatore. Ne è stato testimonial in videoconferenza Kevin Kelly, visionario dell’innovazione fin dagli inizi della filosofia aperta, poi cofondatore di Wired. “Bisogna vedere il futuro”, ha detto nella sua sessione con la stampa, “e oggi le startup dovrebbero dedicarsi ad inserire l’intelligenza artificiale in tutto ciò che già oggi è disponibile”.

Fablab, app development e design thinking

pwc01Una case history che spiega bene l’innovazione del centro è il lancio di una nuova carta fedeltà dedicata ai clienti premium, per conto d’una catena di supermercati che nota un forte tasso di abbandono proprio sulla fascia premium.
Si comincia da analisi e ricerca (due settimane) su dati Crm/Erp del cliente integrati con sentiment analysis sui social network.
PwC mette a disposizione analytics per la segmentazione e il profiling dei clienti, tecniche etnografiche, indagini e digital trend watching.
L’analisi del materiale raccolto viene fatta in due giorni all’interno del centro, individuando i problemi ed impiegando tecniche di design thinking per trovare le soluzioni ed arrivare allo sviluppo di un prototipo. Il mini fablab interno al centro può prototipare qualsiasi bene o servizio, essendo inoltre esteso allo sviluppo di software e in particolare di app: un esempio può essere un carrello intelligente che individua nelle corsie i prodotti elencati su un’app.

La fase successiva (altre due settimane) è dedicata alla sperimentazione del prototipo direttamente con gli utenti finali anche attraverso gli occhi degli user experience designer.

Si giunge quindi in dirittura d’arrivo. In una sessione finale si discutono i risultati dei test e si valutano ulteriori eventuali modalità per migliorare il prodotto, dando al cliente tutte le informazioni per decidere se continuare oppure no con il progetto. L’innovazione è adesso inserita in un ciclo di consulenza più tradizionale.

In caso di risposta positiva, si avvia la consulenza, imperniata su un impact assessment, un business plan di dettaglio, la verifica degli aspetti legali e fiscali e il piano generale delle attività di realizzazione.

 

 

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