Eurotransbio, nuovo bando per l’innovazione nelle biotecnologie

Scade il 1° febbraio 2010 il termine per partecipare al quinto bando

 






Consorzi comprendenti almeno due piccole e medie imprese provenienti da almeno due Paesi partecipanti al programma Eurotransbio

I soggetti beneficiari rientrano nelle seguenti categorie:



  • imprese industriali

  • imprese di trasporto

  • imprese agro-industriali

  • imprese artigiane di produzione

  • centri di ricerca con personalità giuridica autonoma


ATTIVITÀ AGEVOLABILI


Programmi di attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale nell’ambito delle biotecnologie



SPESE AMMISSIBILI





  • personale tecnico

  • strumenti e attrezzature

  • consulenza e altri servizi, inclusi brevetti

  • materiali e spese generali





AGEVOLAZIONE





  • finanziamento agevolato pari al 50% dei costi ammissibili per programmi con spese inferiori a 3 milioni di euro

  • contributo in conto interessi per programmi con spese pari o superiori a 3 milioni di euro

  • contributo diretto alla spesa pari al 20% nominale dei costi ammissibili, con una maggiorazione del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie





PROCEDURA


Le domande vanno presentate entro il 10 febbraio 2010 all’Ufficio preposto Eurotransbio in inglese e al Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per la Competitività – Direzione Generale per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriali – Divisione VIII, Via Giorgione 2/B – 00147 Roma, in italiano a mezzo raccomandata








SCHEDA DI VALUTAZIONE



DIFFICOLTÀ


La predisposizione della domanda di partecipazione appare alquanto complessa sia dal punto di vista della modulistica, che delle modalità di presentazione, e anche per quanto riguarda la creazione dei partenariati transnazionali necessari per accedere al finanziamento



TEMPI


Secondo quanto previsto dall’iniziativa comunitaria, l’individuazione dei progetti vincenti dovrebbe avvenire entro il mese di luglio 2010



COSTI


I costi potrebbero essere consistenti, in virtù della complessità progettuale e delle difficoltà eventuali nella presentazione della domanda



PROBABILITÀ


L’Italia partecipa al quinto bando Eurotransbio lanciato il 1° ottobre 2009, con un budget di 5 milioni di euro su un totale europeo di 30 milioni per 12 Paesi. Si tratta, quindi, di una quota significativa e interessante





Eurotransbio (Etb) è una iniziativa di una serie di Stati membri e regioni europee finalizzata a coordinare i loro programmi di finanziamento relativi alla cooperazione in materia di ricerca e sviluppo delle biotecnologie, secondo la definizione che ne dà l’Ocse, cioè “l’applicazione della scienza e della tecnologia agli organismi viventi, o a loro parti, prodotti e modelli, al fine di alterare i materiali viventi e non viventi, per produrre conoscenza, beni e servizi”.


Ne deriva la classificazione delle seguenti tecniche come biotecnologie:



  • manipolazione Dna/Rna, proteine ed altre molecole, colture ed ingegneria dei tessuti, processi con tecniche biotecnologiche, vettori di geni e Rna;

  • bioinformatica;

  • nanobiotecnologie.


L’attenzione comunitaria si concentra, in particolare sulla cooperazione tra piccole e medie imprese ed enti di ricerca o grandi industrie, in modo da condividere costi e benefici del processo di innovazione tecnologica, coerentemente con quanto previsto dal VII programma quadro per la ricerca e l’innovazione.


Eurotransbio si propone di stimolare collaborazioni transnazionali nel settore delle biotecnologie, in modo da migliorare il trasferimento dell’innovazione e permettere così un più rapido ed efficace raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Europa si è data, nella prospettiva della società della conoscenza.


L’azione di Eurotransbio consiste nel coordinare le varie iniziative nazionali predisponendo un quadro strategico comune. Nel caso dell’Italia, ad esempio, il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 5 milioni di euro, a valere sul Fit (Fondo per l’Innovazione Tecnologica), per promuovere progetti transnazionali di innovazione industriale in tutti i campi applicativi delle biotecnologie.


Fino ad oggi, questa iniziativa ha veicolato nei 12 Paesi partecipanti, attraverso quattro diversi bandi, circa 140 milioni di euro per lo sviluppo delle biotecnologie nelle Pmi europee. E con il quinto bando ci si propone di sostenere progetti innovativi nell’ambito della ricerca industriale e della ricerca applicata, nel segno della continuità rispetto al passato, ma anche puntando ad allargare la rete dei partecipanti.




IN DETTAGLIO




Normativa




· Legge 17.02.1982, n. 46 che istituisce il Fondo rotativo per l’Innovazione Tecnologica (Fit)


· Dm 10.07.2008, relativo alle direttive per la concessione delle agevolazioni del Fit


· Decr 15.10.2009, termini e modalità di presentazione delle proposte progettuali per l’accesso alle agevolazioni per la realizzazione di progetti transnazionali di sviluppo sperimentale e ricerca industriale nel settore delle biotecnologie, nell’ambito del Programma comunitario Eurotransbio, Gu 13.11.2009, n. 265, so n. 209





Modulistica




www.eurotransbio.net



Per informazioni



  • IPI – Istituto per la Promozione Industriale Cooperazione Istituzionale – Innovazione


Viale Maresciallo Pilsudski, 124


00197 – Roma


Valentina Milazzo: tel. 06 80972517, e-mail: info-etb@riditt.it




  • Ministero dello Sviluppo Economico


DGIAI – Divisione VIII,


Vanda Ridolfi: tel 06 54927728, e-mail: vanda.ridolfi@sviluppoeconomico.gov.it





BENEFICIARI



Possono partecipare al bando le piccole e medie imprese italiane, anche in collaborazione con grandi imprese, università e centri di ricerca, associate con almeno una piccola e media impresa appartenente ad un altro Paese tra quelli partecipanti al quinto bando transnazionale Eurotransbio:



  • Paesi: Austria, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Ungheria;

  • Regioni: Paesi Baschi (Spagna), Catalogna (Spagna), Madrid (Spagna), Fiandre (Belgio), Vallonia (Belgio).

  • Possono beneficiare delle agevolazioni previste i seguenti soggetti residenti in Italia:

  • a) imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o servizi;

  • b) imprese agroindustriali, cioè quelle imprese agricole che svolgono anche attività di trasformazione dei prodotti derivanti dalla coltivazione della terra, dalla silvicoltura o dall’allevamento del bestiame e dalla quale ricavano un fatturato prevalente rispetto a quello ottenuto dalla vendita diretta dei prodotti agricoli;

  • c) imprese artigiane di produzione di beni di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;

  • d) centri di ricerca con personalità giuridica autonoma.


Il bando è rivolto prevalentemente a micro, piccole e medie imprese. Le imprese di grandi dimensioni possono partecipare al bando purché tra i soggetti italiani partecipanti al raggruppamento proponente sia presente, e svolga una quota significativa delle attività previste, almeno una impresa di minori dimensioni.


Le imprese di minori dimensioni possono presentare i progetti anche congiuntamente con organismi di ricerca.


Nella costituzione del raggruppamento transnazionale proponente si deve tenere conto di quanto segue:



  • il coordinatore del raggruppamento transnazionale proponente deve essere necessariamente una impresa di minori dimensioni;

  • ogni raggruppamento transnazionale proponente deve includere almeno due imprese di minori dimensioni di due diversi Paesi partecipanti al bando transnazionale Eurotransbio.

  • il raggruppamento proponente dovrà risultare equilibrato tra i diversi soggetti e tra i diversi Paesi aderenti al bando Eurotransbio e rappresentati al suo interno. È quindi necessario che non figurino soggetti la cui partecipazione al progetto risulti evidentemente marginale.

  • Possono inoltre entrare a fare parte del raggruppamento proponente soggetti che hanno sede in altri Paesi che non siano Membri di Eurotransbio purché:

  • risultino aggiuntivi rispetto al numero minimo richiesto;

  • apportino un contributo tecnico-scientifico indispensabile al raggiungimento degli obiettivi del progetto;

  • siano in grado di farsi carico delle proprie spese inerenti al progetto.


Uno specifico accordo di cooperazione – denominato “Consortium Agreement” – regolamenterà i rapporti tra i soggetti appartenenti al raggruppamento transnazionale proponente. Esso dovrà essere sottoscritto da ogni soggetto appartenente al raggruppamento, solo in caso di aggiudicazione delle agevolazioni ma prima di qualsiasi trasferimento di fondi da parte dei Ministeri/Agenzie aderenti al Consorzio Eurotransbio interessati alla proposta progettuale. Il “Consortium Agreement” dovrà includere riferimenti alle modalità di gestione del progetto e alle disposizioni in materia di diritti di proprietà intellettuale.



ATTIVITÀ AGEVOLABILI



Il bando del Fondo rotativo per l’Innovazione Tecnologica (Fit – Legge 46/82) è destinato ad agevolare le attività di sviluppo sperimentale nel campo delle biotecnologie, che possono comprendere anche attività non preponderanti di ricerca industriale, condotte da soggetti italiani nel contesto di progetti transnazionali di durata compresa tra i 18 e i 36 mesi.


Per progetto transnazionale si intende, in particolare, un progetto realizzato in un contesto di cooperazione e coordinamento tra soggetti appartenenti a diversi Paesi o Regioni europee, tra quelli partecipanti al presente bando transnazionale Eurotransbio.


Per attività di sviluppo sperimentale si intendono le attività dirette alla concretizzazione dei risultati della ricerca industriale mediante le fasi di progettazione e realizzazione di progetti pilota e dimostrativi, nonché di prototipi, finalizzate a nuovi prodotti, processi o servizi ovvero ad apportare modifiche sostanziali a prodotti e processi produttivi purché tali interventi comportino sensibili miglioramenti delle tecnologie esistenti; rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi, così generati, dai costi ammissibili. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.


Per attività di ricerca industriale si intendono quelle dirette ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche.



  • L’attività di ricerca si considera non preponderante, nell’ambito delle attività complessivamente sostenute dai partner italiani all’interno del medesimo progetto, quando il costo ad essa riferito è inferiore a quello previsto per le attività di sviluppo sperimentale.

  • Le biotecnologie sono intese secondo la definizione fornita dall’Ocse: Dna/Rna, proteine ed altre molecole, colture ed ingegneria dei tessuti, processi con tecniche biotecnologiche, vettori di geni e Rna, bioinformatica, nanobiotecnologie. Sono esplicitamente escluse dalle agevolazioni le attività non consentite dalla vigente legislazione nazionale italiana (come ad esempio quelle finalizzate alla produzione industriale di organismi geneticamente modificati, o quelle che prevedono la manipolazione genetica di embrioni umani).



SPESE AMMISSIBILI




  • Sono ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di avvio del progetto e riguardanti:

  • il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o interinale, limitatamente a ricercatori, tecnici ed altro personale ausiliario, adibito alle attività del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;



  • gli strumenti e le attrezzature di nuovo acquisto, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo, nel limite delle quote di ammortamento fiscali ordinarie;



  • i servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto, ivi inclusi l’acquisizione dei risultati di ricerca, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza;



  • i materiali di consumo utilizzati per lo svolgimento del progetto;



  • le spese generali imputabili all’attività del progetto, da determinare forfetariamente in misura non superiore al 30% del valore della voce di spesa di cui alla lettera a).

  • Non sono ammissibili le spese di commercializzazione, quelle non direttamente collegabili alle attività di progetto, le spese sostenute per la presentazione del progetto e, infine, tutte quelle spese non tracciabili o certificabili.



AGEVOLAZIONE



  • Per i progetti ammessi sono concesse agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato, eventualmente integrato da un contributo alla spesa e da un contributo maggiorativo, nelle seguenti modalità:

  • finanziamento agevolato: è concesso in misura pari al 50% dei costi riconosciuti ammissibili, con una durata massima di 8 anni oltre un periodo di preammortamento commisurato alla durata del programma e comunque non superiore a 4 anni a decorrere dalla data di emanazione del decreto di concessione. Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento, vigente alla data di concessione delle agevolazioni;



  • contributo diretto alla spesa: oltre al finanziamento agevolato, è concesso un contributo alla spesa in misura pari al 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili.






  • possono altresì essere concesse maggiorazioni, nella forma di contributo alla spesa, pari al 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili per i programmi svolti dalle piccole imprese, ovvero al 10% nominale per i programmi svolti dalle medie imprese. Per gli organismi di ricerca, la predetta maggiorazione è riconosciuta nella misura del 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili.

  • Limitatamente agli organismi di ricerca che ne facciano richiesta, l’agevolazione corrispondente al finanziamento agevolato, può essere concessa nella forma del contributo diretto alla spesa, attualizzandone il valore al momento della concessione e in base al tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni.

  • L’importo complessivo delle attività svolte da ogni singolo partecipante italiano ad una proposta progettuale non può essere inferiore a 200.000 euro e superiore a 500.000 euro (al netto di Iva). In ogni caso, l’importo complessivo delle attività svolte dai partecipanti italiani ad una proposta progettuale non può superare il limite di 1.500.000 euro.



PROCEDURA




  • I soggetti proponenti italiani devono presentare entro il 1° febbraio 2010 – sia in inglese al Consorzio Eurotransbio, sia in italiano al Ministero dello Sviluppo Economico – il progetto con le seguenti modalità:

  • entro le ore 13,00 del 1° febbraio 2010 all’Ufficio preposto dal Consorzio Eurotransbio la proposta progettuale in inglese, utilizzando la modulistica ed il software che possono essere reperiti sul sito web www.eurotransbio.net o richiesti al Ministero dello Sviluppo Economico o all’Istituto per la Promozione Industriale (Ipi);



  • entro le ore 24,00 del 1° febbraio 2010 al Ministero dello Sviluppo Economico, la proposta progettuale in italiano, in bollo e completa dei relativi allegati, secondo le modalità e la modulistica che verranno indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico, unicamente a mezzo raccomandata A/R, la cui data di spedizione fa fede ai fini del rispetto dei termini predetti. Sulla busta deve essere indicato il Riferimento “Quinto bando Eurotransbio – per progetti Transnazionali di Sviluppo Sperimentale e Ricerca Industriale”. La proposta deve essere spedita all’indirizzo: Ministero dello Sviluppo Economico, dipartimento per la Competitività, Direzione Generale per l’incentivazione delle Attività Imprenditoriali, Divisione VIII – Interventi per l’innovazione tecnologica, per l’innovazione delle nuove imprese e per le reti d’imprese, programmi integrati di ricerca e sviluppo, Via Giorgione, 2/B, 00147 – Roma. Alla proposta progettuale, devono essere allegati in duplice copia su supporto informatico (Cd-Rom) i file relativi alla proposta progettuale completa degli allegati; una copia scansionata della proposta progettuale in inglese così come predisposta per l’invio al Consorzio Eurotransbio; una copia scansionata di tutte le dichiarazioni e i documenti firmati.

  • La valutazione sull’ammissibilità del progetto viene condivisa dal Ministero dello Sviluppo Economico con gli altri Ministeri/Agenzie dei Paesi coinvolti nella proposta progettuale transnazionale Eurotransbio, tenendo conto dei seguenti aspetti:



  • innovazione tecnico-scientifica;

  • raggruppamento proponente e aspetti di gestione del progetto;

  • risorse impiegate.



  • Particolare attenzione verrà altresì prestata a progetti finalizzati a realizzare un nuovo prodotto che rappresenti, in termini di originalità e complessità progettuale dell’innovazione, un significativo avanzamento tecnologico rispetto allo stato dell’arte mondiale; ovvero una novità in relazione allo sviluppo del mercato europeo di riferimento.



(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)




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