Esprinet, fatturato -11% ma utili +31%

La diminuzione della domanda di tecnologia ha fatto scendere il giro d’affari, ma l’importante riorganizzazione messa in atto ha permesso al Gruppo di avere un aumento della redditività.

Il generalizzato rallentamento della domanda di tecnologia, ha comportato una diminuzione dell’11% dei ricavi del Gruppo Esprinet, che sono scesi a 2.119,2 milioni di euro rispetto a 2.372,8 di euro milioni registrati nel 2008. Ma nel contempo l’utile netto consolidato è stato di 31,8 milioni di euro, ovvero ha registrato un incremento del +31% (+7,6 milioni di euro) rispetto al 2008.

Questo risultato è frutto delle attività messe in atto dal Gruppo e dirette a garantire la tenuta degli indici di redditività: Tali attività hanno visto due fronti di intervento distinti, ma coordinati, per Spagna e Italia.

Più in dettaglio, nella penisola iberica Esprinet ha agito sul miglioramento della marginalità lorda di prodotto, attraverso una maggiore disciplina sui prezzi, una migliore rotazione e gestione dei magazzini, la rinegoziazione dei principali rebate commerciali, una migliore gestione dei mix di prodotto/cliente e sul contenimento dei costi operativi (soprattutto attraverso un’ulteriore riduzione della forza lavoro impiegata). Inoltre, ha posto un particolare focus sui vendor che meglio hanno saputo garantire condizioni di pagamento e margini allineati al mutato scenario di mercato.

In Italia, gli sforzi si cono concentrati in un’ulteriore razionalizzazione di alcune tipologie di costo, specie in area marketing e commerciale. Dette azioni di razionalizzazione dei costi si sono tradotte nella riduzione globale degli organici rispetto ad inizio anno di 98 unità (-10%), di cui 49 in Italia (-7%) e 49 in Spagna (-16%).

La strategia di contenimento dei costi ha comportato anche altri tipi di interventi, tra cui la riorganizzazione della rete di agenti commerciali, il controllo delle spese per attività di marketing e promo-pubblicitarie e una più attenta gestione della logistica (stoccaggio e prelievo).

Nel complesso, le azioni sopra hanno consentito un risparmio di costi a livello consolidato nell’intero esercizio di 20,5 milioni di euro, di cui 15,6 milioni di euro (-17%) riclassificati nei costi operativi.

Il trend di miglioramento reddituale ha consentito di rilevare nell’esercizio una sensibile crescita della redditività operativa rispetto all’anno precedente, grazie ad un EBIT margin salito dal 2,03% al 2,63%. Il margine commerciale lordo consolidato (Gross Profit) è stato di 132,7 di euro milioni, con una diminuzione del -6% rispetto all’esercizio precedente (-8 milioni di euro in valore assoluto).

Il risultato operativo consolidato (EBIT) è stato di 55,7 milioni di euro (+16%), mentre l’utile ante imposte consolidato è stato di 48,9 milioni di euro, in crescita del +27% rispetto all’esercizio precedente (+10,3 milioni di euro).

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