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Entertainment digitale, è qui la vera rivoluzione dello storage

La creazione e la distribuzione di contenuti multimediali e di entertainment hanno registrato una trasformazione radicale negli ultimi cinque anni. La crescente competizione a livello globale ed il forte processo di innovazione tecnologica, soprattutto nel mondo digitale, hanno generato una forte spinta alla creazione di contenuti e alla trasformazione del settore media & entertainment.

I contenuti digitali rappresentano ormai una parte significativa per tutti: non solo in termini di contenuti televisivi o film che l’utente medio guarda al giorno. Il consumo di contenuti multimediali assume anche le forme di video e musica digitale, istruzione e comunicazione digitale, gaming online e altro ancora, a una definizione sempre maggiore.

Secondo recenti stime di PwC il digitale rappresenta il 26,7% del mercato totale del media & entertainment italiano, raggiungendo un valore totale di oltre 16 miliardi di euro.

Il settore del gaming ha registrato la crescita maggiore negli ultimi cinque anni (+6,5%), con 1,3 miliardi di euro nel 2016. Inizialmente alimentato dall’introduzione di Vlt, online casino e cash poker, a partire dal 2011, il Gaming ha costituito l’82% della crescita complessiva del valore del mercato media & entertainment. Oggi la crescita esponenziale, è ulteriormente alimentata dai contenuti di E-Sport – per cui si prevede un tasso annuo di crescita composto del 35,3% solo in Italia – e dalla diffusione di contenuti di Virtual Reality.

Internet, con una crescita del 14,8%, è l’altro principale segmento ad avere registrato un aumento a due cifre, sotto la spinta di un incremento della spesa per il mobile access. Ancora, crescita superiore al 3% per il segmento della musica digitale in Italia, grazie all’aumento della distribuzione digitale, dei concerti e dei festival di musica. E anche il segmento televisivo ha registrato un aumento di circa il 2% (inclusi i settori publishing e filmed entertainment).

Fino al 2021 il mercato complessivo dei media in Italia crescerà almeno del 3.9%.

Perchè cresce il consumo di dati

Le società di media & entertainment servono una base clienti altamente sensibile alla qualità e alla costanza del flusso di contenuti.

Una possibile interruzione del flusso multimediale è uno scenario possibile per questi operatori, oltre che deprecabile e negativo come impatto sul business.

La spesa degli utenti finali (che include i servizi di accesso ad Internet) ha contribuito in modo sostanziale alla crescita del settore (tasso medio annuo dell’8,5%), con TV ed Internet che continuano a rappresentare i due segmenti dove si concentra la maggior parte dei ricavi del settore.

Sempre secondo le stime di PwC, il segmento Internet Video e del video-on-demand si è rapidamente ampliato negli ultimi anni e per la prima volta nel 2019 supererà il mercato dell’Home Video. I ricavi del primo segmento sono infatti previsti in crescita dell’16,7% nel prossimo quinquennio, raggiungendo i 362 milioni di euro nel 2021.

Parallelamente, il segmento della musica digitale ha registrato ricavi pari a 102 milioni di euro nel 2016, e si stima supererà per la prima volta quello della musica registrata su supporti fisici entro la fine del 2017. Si conferma una crescita significativa anche dei servizi di streaming musicale, che guidano il trend positivo dei ricavi digitali (CAGR 2017-2021: 15,6%), Tale proporzione è destinata a salire fino al 19,4% nel 2021.

L’end-user spending continuerà a rappresentare quindi la componente a maggiore crescita, con un tasso annuo medio ponderato del 3,9%, principalmente guidata da broadband e mobile internet access, online, wireless e telematic videogaming.

Per questo, data l’ingente mole di contenuti, a una risoluzione sempre maggiore, i consumatori desiderano poterne disporre quando e dove vogliono. E se non vengono forniti sempre a una qualità adeguata, decideranno altrimenti. I workflow via internet e basati su cloud, assieme ai nuovi modelli di distribuzione, hanno così un ruolo sempre più importante nella fornitura di contenuti digitali.

Per Donato Ceccomancini, Sales Manager Italy di Infinidat, le architetture storage tradizionali vengono perciò spinte oltre le loro possibilità in termini di velocità e scala. Per questo, serve un’architettura performante, affidabile e scalabile per gestirli al meglio, in sicurezza.

Gestire il flusso multimediale

Molti degli impatti originati dal diffondersi del digitale sui principali settori sono ormai chiari agli operatori, come quelli relativi alla televisione o alla diffusione di contenuti online.

Donato Ceccomancini di Infinidat

I creatori di contenuti si occupano ad esempio di video editing 4k e persino 8k, compressione e altri requisiti di codifica molto complessi. Mentre i distributori devono fornire contenuti in più moduli per supportare dispositivi differenti, molteplici funzionalità di streaming e lingue diverse, a volte arrivando a richiedere ben nove copie del contenuto per soddisfare la domanda dei consumatori.

Una singola workstation di editing ha bisogno della capacità per gestire carichi di lavoro più velocemente, mentre gli editor di contenuti che collaborano devono competere a livello di performance senza restrizioni o colli di bottiglia dispendiosi in termini di tempo che compromettono la fornitura di servizi. Una singola workstation in grado di gestire carichi di lavoro con thread multiple e più flussi (cosa non inusuale oggi) dovrebbe essere in grado di supportare l’ampiezza di banda della rete sia in lettura che in scrittura.

Ci sono però accorgimenti a livello di architettura storage che possono essere adottati per mitigare questo impatto negativo in caso di problemi tecnici. Per soddisfare le nuove richieste di contenuti digitali, tra cui prestazioni superiori e latenza inferiore, capacità più elevate, snapshot più intelligenti e massima affidabilità, è necessario un nuovo paradigma storage, che offra scalabilità, senza interruzioni del servizio,- densità elevata, prestazioni superiori e downtime virtualmente nulli.

La digital transformation premierà gli operatori di mercato che sapranno disegnare modelli di business innovativi e dinamici.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel settore dell’enterprise storage che riduce sovraccarichi operativi, complessità e costi, e consente una fruizione di contenuti realmente coinvolgente.

Che si tratti di transcoding, rendering, collaborazione, pubblicazione o distribuzione di contenuti digitali, oggi esistono soluzioni in grado di supportare carichi di lavoro grandi e piccoli con un accesso estremamente efficiente ai dati, prestazioni eccezionalmente elevate, latenza minima e affidabilità impareggiabili, senza alcun impatto sul flusso dei dati.

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