Enterasys mette sicurezza negli accessi Byod

Disponibile anche in Italia Mobile Iam, componente dell’architettura OneFabric Security studiata per rafforzare la gestione delle identità nelle aziende che stanno integrando nella rete i dispositivi mobili personali.

Il rifiuto non può funzionare, l’apertura acritica è pericolosa. Stiamo parlando dell’utilizzo in azienda dei dispositivi mobili personali che soprattutto gli alti manager vorrebbero utilizzare come proprio terminale non solo per l’agenda o la posta, ma anche per la loro attività professionale. Per It e network manager, il fenomeno Byod (Bring your own device) è un problema aggiuntivo nella ricerca di una sicurezza già ressa pressante per l’ordinaria infrastruttura aziendale.

Partire dal device sarebbe già una buona cosa, visto che oggi, stando alle analisi più recenti, il 90% degli iPad non sono configurati con la funzione di autolock, mentre per gli smart phone siamo al 75%. Enterasys punta invece su una soluzione di tipo architetturale, Mobile Iam, appena annunciata anche sul mercato italiano.

La tecnologia è integrata nell’architettura di rete OneFabric Security, è aperta a pgni genre di dispositivo e si concentra sulla gestione delle identità di tutti coloro che, attraverso uno smart phone o un tablet, vogliono accedere a una rete aziendale.
Fra le altre cose, il prodotto offre una visibilità e un controllo granulare della fornitura di applicazioni, dell’utilizzo degli strumenti e delle risorse di rete.

Enterasys Mobile Iam, dunque, si presenta come una soluzione avanzata di gestione delle periferiche connesse alla rete aziendale, aprendo la via alla definizione di una vera e propria strategia Byod in azienda. Essa offre la rilevazione automatica degli utenti, degli strumenti e degli accessi, la profilatura multilivello dei dispositivi, la detection automatica in funzione del sistema operativo e del tipo di device, la gestione di reti multi fornitore, l’amministrazione delle contestuali policy granulari nonché degli accessi dei soggetti ospiti (applicazione delle policy, audit e reporting).

Basata sul motore Centralized Adaptive Provisioning di Enterasys, Mobile Iam “permette di implementare rapidamente soluzioni Byod su misura e in funzione dell’autenticazione e del profilo utente, oltre che delle policy aziendali”, ha spiegato Renzo Ghizzoni, country manager dell’azienda appartenente a Siemens Enterprise Communications. Il prodotto è disponibile anche sotto forma di appliance virtuale e consente di accedere alla rete senza passare per un portale.
L’integrazione in OneFabric le permette di funzionare con le soluzioni più note di Mobile device management (Mdm), le tecnologie di desktop virtualization di VmWare e Citrix, così come con i prodotti di gestione degli attacchi informatici di Palo Alto Networks, azienda con la quale è stata sviluppata una partnership specifica.

I costi di Mobile Iam variano in base al numero di dispositivi. Si parte da 22.395 dollari per 3mila device per la soluzione, ma a questi vanno aggiunti circa 4mila dollari almeno per il software di gestione. Per i servizi professionali, c’è l’interessante proposta di un costo da 5 dollari pe dispositivo.

Enterasys ha chiuso l’esercizio 2011 in Italia con una crescita del 6%, certamente in calo rispetto al +22%, ma giudicata soddisfacente in un anno difficile per l’It in generale: “Abbiamo confermato la nostra forza in settori come le telecomunicazioni e la difesa, approfittando anche di una certa rivitalizzazione della Pubblica amministrazione – ha aggiunto Ghizzoni –. Con le tecnologie Nac e Wi-fi siamo anche riusciti ad aprire qualche nuovo fronte, ad esempio nell’ambito dell’energia”.

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