Enterasys conclude il riesame contabile

Contestualmente alla necessità di rivedere i propri libri, a causa di irregolarità, l’azienda ha avviato una ristrutturazione che, ora, culmina con il cambio del Ceo.

29 novembre 2002 Nei giorni scorsi, la società Enterasys ha ufficialmente pubblicato le cifre del suo bilancio fino alla fine del 2001, annunciando anche che l’attuale presidente rassegnerà le dimissioni alla fine di quest’anno. Enterasys ha cessato di riportare i suoi risultati finanziari con il terzo trimestre del 2001, a causa di una procedura interna di revisione contabile che si è conclusa il 31 ottobre scorso. Yuda Doron, il presidente nominato in aprile per seguire le vendite di Enterasys lascerà il suo posto alla scadenza prevista del contratto e la sua posizione verrà occupata dall’attuale Ceo William O’Brien, concentratosi finora sugli aspetti finanziari. Enterasys, divenuta nel frattempo un’azienda molto più piccola, ha deciso di unificare le cariche di presidente e amministratore delegato.

Con l’occasione è stata annunciata anche la messa sotto osservazione del titolo Enterasys da parte del Nyse, una pratica automatica quando una azione scende sotto la quotazione di un dollaro. Il titolo potrebbe essere derubricato dal listino se non si riprenderà entro sei mesi. Nata da una costola di Cabletron, Enterasys non ha avuto vita facile nel quadro di condizioni economiche così sfavorevoli per il mercato della connettività. A gennaio era stata evidenziata una possibile violazione delle pratiche contabili relativa alle operazioni in Asia-Pacifico. In una dichiarazione ufficiale, il bilancio dell’anno fiscale 2001 chiuso nel marzo di quell’anno il fatturato complessivo scende di 78 milioni di dollari a 784 milioni e la perdita netta cresce di 76 milioni a 705.

Dopo il passaggio della reportistica basata sull’anno fiscale a quella che rispetta gli anni solari, Enterasys ha compilato un bilancio transitorio di 10 mesi, fino al 31 dicembre 2001, periodo in cui il fatturato è stato di 415 milioni di dollari e la perdita netta di 715 milioni. Ora sono attesi i risultati dei primi tre trimestri del 2002, in cui sembra che la compagnia, dopo la riduzione del 30% del suo personale che oggi ammonta a 1.700 dipendenti, sia riuscita in parte a riallineare i suoi conti con un apporto trimestrale di 120 milioni di dollari aggiuntivi.

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