Enea "traghetta" i progetti in Europa

L’Ente supporta le Pmi nella creazione di attività per l’innovazione tecnologica e le guida nel reperimento dei fondi offerti dall’Ue coinvolgendo le terze parti dell’It

Dicembre 2005, Avere un’idea, ma non avere il denaro per realizzarla.
O, addirittura, non avere né progetto, né soldi. è alle
piccole e medie imprese che sono in tali situazioni che si rivolge l’attività
di Enea, l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, che si propone
come supporto, prima consulenziale e progettuale e quindi per il reperimento
dei fondi necessari. «Le iniziative dell’Ente – spiega Massimo
Busuoli
, technology transfer manager di Enea – puntano al supporto
delle piccole e medie imprese per i loro processi di innovazione tecnologica
e alla cooperazione tra soggetti di diversi Paesi. Le aziende che ci contattano
vengono vagliate attraverso un technical audit, per verificare l’esistenza dei
requisiti per accedere al programma. Quindi si lavora su un loro progetto, se
già esiste. O suggeriamo loro delle idee da sviluppare col nostro supporto.
Portandoli, passo per passo, fino alla partecipazione ai bandi di finanziamento,
che semestralmente l’Unione europea pubblica»
.

Enea forma il partner più adeguato
Progetti che vedono anche il coinvolgimento delle terze parti informatiche.
Compito dell’Ente è, infatti, anche fornire il partner più adeguato
a seguire l’azienda che sta sviluppando il progetto. Ma gli operatori di informatica
possono a loro volta essere fruitori dei servizi Enea. «Essendo anche
loro catalogabili come Pmi, possono sottoporre idee per l’innovazione di prodotto»
.
Un esempio che calza per software house che intendono realizzare nuove applicazioni.
Ma nella collaborazione tra canale e aziende, vale la regola che i rapporti
devono essere transnazionali. Quindi, come aziende estere possono essere messe
in contatto con operatori italiani, vale anche che aziende italiane prendano
contatto con terze parti It di altri Paesi. Ma quante imprese usufruiscono di
tali servizi?
«Nel corso del penultimo programma quadro – dettaglia Busuoli
abbiamo supportato 50 progetti dedicati alle Pmi: metà di questi
hanno ottenuto i finanziamenti. Le Pmi si stanno accorgendo che ci sono queste
possibilità, e le domande sono in crescita»
.

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