Emotion: l’importante è e-leggere

A colloquio con Filippo Bellotti, presidente amministratore delegato di Emotion, sul mercato dell’ebook in Italia. Dalla distribuzione dei reader alla collaborazione con Simplicissimus. Con un occhio ai nuovi canali.

È un osservatore della prima ora del mercato degli e-book Fillippo Bellotti, Presidente ed Amministratore Delegato di Emotion. Mercato che ha cominciato a indirizzare verso la metà del 2008 acquisendo la distribuzione dei primi e-reader e che col tempo ha deciso di indirizzare in modo più sistematico.

”Al contrario del mercato statunitense – spiega Bellotti – nel quale il Kindle ha rappresentato un vero e proprio fenomeno, in Italia il comparto degli eBook si è finora mosso con freno tirato anche a causa della mancanza di titoli. Eppure, già nel corso del Natale 2009 avevamo registrato vendite sorprendenti: parliamo di qualche decina di migliaia di pezzi, pur in assenza di titoli”.

Le aspettative, però, per Bellotti sono alte. Il nostro, a suo avviso, è un mercato ad alto potenziale: ”In Italia si legge poco, è vero, ma esiste nel Paese una concentrazione di forti lettori. I dati parlano di tre milioni e mezzo di forti lettori e di sei milioni di persone che leggono almeno un libro al mese, e anche oltre. Ed è questo il mercato potenziale per gli e-reader”.

Bellotti parla degli eventi dello scorso anno nei quali il fenomeno eBook ed e-reader ha cominciato ad assumere una fisionomia più matura, a partire dal Salone del Libro di Torino nel quale finalmente l’interesse sui reader è cambiato radicalmente: ”Da gadget a strumento di lettura”.
Proprio sulla scorta dell’interesse riscontrato, delle potenzialità espresse e di un ideale percorso di sviluppo futuro, Emotion ha scelto di entrare a pieno titolo in questo comparto e, grazie alla collaborazione con Simplicissimus, operare non da semplice distributore ma in veste di vero e proprio player del settore.
”E’ una scelta che risponde in pieno alla nostra filosofia di distribuzione – tiene a precisare il manager, che spiega – anche quando abbiamo iniziato a distribuire i primi prodotti per la navigazione satellitare, non ci siamo mai limitati a introdurre i prodotti nudi e crudi. Con TomTom, ad esempio, ci siamo impegnati alla diffusione dei contenuti in italiano, alla localizzazione, all’inserimento dei punti di interesse. La stessa attenzione ai contenuti che devono vestire il prodotto l’abbiamo con gli smartphone. Dunque perché dovrebbe essere diverso il nostro approccio al mondo degli e-reader?”.

Per Bellotti la seconda metà dello scorso anno è quella nella quale il comparto ha registrato la maggiore accelerazione nel nostro Paese. Dalla Fiera di Francoforte in poi, l’annuncio dell’ingresso di Telecom nel mercato, l’arrivo di Amazon in Italia, la strategia di Ibs, ”la nostra intesa con Asus e con Simplicissimus”, è stata una escalation.
”Per sviluppare una offerta interessante bisogna avere decine di migliaia di titoli. Il nostro accordo con Simplicissimus nasce da questa considerazione e da un obiettivo: vestire i reader di contenuti, agendo su tutta la filiera, dall’hardware alla piattaforma fino al contenuto”.
E non si dice preoccupato Bellotti delle iniziative che verranno da Biblet o da Amazon: ”l’offerta deve crescere. Stare alla finestra a guardare non ha senso. E poi le strade percorribili sono davvero tante: gli operatori dell’elettronica di consumo, i franchising degli editori, le librerie indipendenti. L’importante è fare formazione corretta sul canale. Ed è quello che noi stiamo facendo, ad esempio, con un evento itinerante, L’importante è e-leggere, nel quale cerchiamo di stimolare il dibattito e la cultura intorno al libro elettronico”.

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