Elserino Piol non è più solo

Finalmente nuove figure imprenditoriali, disposte a lasciare comode poltrone per nuove avventure.

Qualcosa si muove.
Anni di Internet, di informazioni più facilmente disponibili, di nuove società che sono arrivate nel nostro Paese portando la loro cultura e la loro, seppur breve storia, stanno generando qualcosa.
Stanno generando nuove figure imprenditoriali per nulla italiane, ma molto americane, che dopo una veloce carriera non si fanno problemi a lasciare comode poltrone per nuove avventure.

L’esempio di Massimiliano Magrini è illuminante.
Se ne va da Google per lanciare un incubator.
Lascia una poltrona ambita da molti per tentare un a strada particolarmente difficile in questo Paese e in questi momenti. Magrini, Gianluca Dettori con il suo Dpixel, Mario Mariani ex di Tiscali seguono la strada di Elserino Piol, rischiano di persona portando un vento nuovo in un Paese per vecchi.

Cercano nuove idee, nuovi imprenditori, parlano un linguaggio non usuale per chi è abituato alle figure dei giovani imprenditori di Confindustria, inesorabilmente “figli di” che spesso si limitano a ripercorrere le orme paterne.
 
O come quell’altro giovane imprenditore che in un incontro in Assolombarda dedicato all’innovazione si lamentò che nell’azienda di famiglia, dove incombe la figura del padre fondatore, vige una “dittatura democratica”.

Quello che arriva con i tre nuovi imprenditori è un mondo nuovo dove si rischia e si ammette il fallimento, dove si premiano le idee e le capacità, senza guardare a cognomi importanti o parentele, è un mondo dove ci si mette in gioco. Un mondo fino a oggi poco italiano ma che può diventarlo arricchendo una cultura tipicamente a stelle e strisce con le positività di questo Paese.
Elserino Piol non è più solo.

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