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Edoardo Schepis, Red Hat: nell’open source si trova il modello per fare nuove cose

Se nelle aziende le tecnologie ci sono molto, probabilmente è il modello di business che manca. L’azienda deve introdurre l’innovazione, deve trasformarsi, deve essere più agile e rivedere modelli e processi organizzativi. Tutto questo si traduce nell’avere più flessibilità possibile nel fare le cose, non legandosi troppo alle tecnologie e ai processi. In realtà, per Red Hat questo si traduce nell’utilizzare e sfruttare i concetti e i paradigmi che vengono dall’open source. Si ha così la possibilità di approvvigionarsi di tecnologia e innovazione avendone però il controllo“. Così si è espresso Edoardo Schepis, Solutions Architects Manager, Head of Presales di Red Hat alla Tavola Rotonda Outlook 2018 organizzata da 01net.

Sono così tante le innovazioni che arrivano dall’open source che già permettono di coprire un parco applicativo – ha sostenuto Schepis –. In realtà, dall’open source deriva anche il modo di fare le cose. Il fatto di collaborare, di comunicare, di essere trasparenti e flessibili. Tutto questo è un valore per le aziende e Kubernetes è diventato lo standard di fatto per l’orchestrazione dei container“.

Si acquisisce competenza se si lavora in modo aperto

Se voglio attrarre talenti devo fare cose innovative e all’avanguardia – ha affermato Edoardo Schepis –. Per avere competenze c’è la possibilità di acquisire startup innovative. Questo è un modo per garantirsi l’ingresso dell’innovazione in azienda. Se poi si lavora in maniera più aperta si acquisisce competenza“.

Nel video seguente Edoardo Schepis racconta in meno di 100 secondi su cosa dovrebbero puntare le Pmi secondo Red Hat per ottenere un reale vantaggio dalla trasformazione digitale.

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