Ecco i trimestrali di Microsoft e Sun

Dirigenti ottimisti, meno fiducioso il mercato. La casa di Redmond sembra cavarsela meno peggio del previsto mentre per Sun si parla di probabili licenziamenti a partire già dal mese prossimo.

Microsoft ha fatto sapere che prevede un calo del 2% nelle vendite di pc per il prossimo mese, ma spera in un effetto trainante dovuto al prossimo lancio di Windows Xp. John Connors, direttore finanziario della società di Redmond, rimane, infatti, fiducioso sul fascino del sistema operativo, che dovrebbe spingere la clientela all’acquisto di nuovi computer. Lo stesso Connors ha comunque ammesso che i risultati economici di Microsoft non sono entusiasmanti: l’utile netto per il trimestre è di 1,28 miliardi di dollari, rispetto ai 2,2 miliardi registrati nel periodo precedente.
Il fatturato, pari a 6,13 miliardi di dollari, risulta in cresciuta del 6% rispetto al secondo quarter. L’utile per azione è di 23 centesimi, a fronte dei 40 centesimi raggiunti nello stesso periodo dell’anno fiscale 2001.

Il fatturato delle applicazioni desktop, che include Office, si attesta a 2,19 miliardi di dollari, il 2% in più rispetto al trimestre precedente. La contrazione delle vendite agli utenti consumer, infatti, è stata bilanciata da un incremento delle licenze aziendali.

Sale del 7% il fatturato delle piattaforme desktop, grazie alla crescita di Windows 2000 Professional e delle licenze aziendali. Bene il mercato degli Os per server, con un incremento del 20% nelle vendite della famiglia Windows 2000 Server e del 30% per Sql Server 2000 ed Exchange Server 2000.

Connors si è sbilanciato anche sulle previsioni per l’anno fiscale, rivelando che il fatturato ipotetico è compreso fra i 28,4 e i 29,1 miliardi di dollari, con utile per azione che dovrebbe oscillare fra 1,61 e 1,66 dollari. Per il secondo quarter, che finisce il 31 dicembre, Microsoft prevede di fatturare tra i 7,1 e i 7,3 miliardi di dollari; l’azione dovrebbe valere fra i 49 e i 50 centesimi, un centesimo in meno rispetto alle previsioni degli analisti.


Da parte sua, Sun Microsystems non ha molto da dire dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ceo Scott McNealy poche settimane fa: il fatturato del trimestre è stato di 2,86 miliardi di dollari, in netta contrazione rispetto ai 5,05 miliardi di dollari registrati nell’ultimo quarter dello scorso anno fiscale. Si tratta di un calo del 43% nel giro d’affari, calo che si è tradotto in perdite per 180 milioni di dollari.

Il direttore finanziario di Sun, Michael Lehman, si rifiuta di fare previsioni appellandosi all’incertezza dal momento, ma ritiene che la società possa produrre utili alla fine dell’anno fiscale, nel giugno 2002, a condizione che il fatturato raggiunga i 3,5 miliardi di dollari. L’ipotesi è comunque ottimistica e, fra i 43mila dipendenti di Sun, si parla di probabili licenziamenti a partire già dal mese prossimo.


Le azioni Sun sono state trattate a 6,88 dollari in chiusura di mercato: poco, rispetto ai 61 dollari di massimo annuale raggiunto, ma si tratta pur sempre della stessa quotazione registrata nell’autunno 1998, prima che la bolla delle dotcom decollasse verso la stratosfera. La concorrenza nel mercato Unix renderà i prossimi due anni estremamente interessanti.

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