Ebook, leggiamoli in Tv… o in biblioteca?

Cosa è nuovo e cosa è vecchio quando si abbinano libri e tecnologia.

L’euforia sugli ebook prende senz’altro energia dall’enorme importanza che ha il concetto di libro, direttamente ed indirettamente, sulla nostra idea di cultura e di reputazione. In un periodo di cambiamento tecnologico, la prima cosa che si fa è di prendere i simboli del passato, convertirli alla nuova tecnologia e proporli all’interno di un rattoppato modello di business. Incongruenze ed irrazionalità della cosa saranno tranquillamente coperte dalla buona disposizione che la maggior parte delle persone ha maturato nei confronti del simbolo, e del fastidio che la stessa maggioranza ha nei confronti della tecnologia.


Overdrive: leggiamoli in Tv

Un modo di coniugare tecnologia e libri è una proposta di Overdrive, distributore globale di ebook, vista al recente Ces. Tra le altre azioni, l’azienda di Steve Potash porta gli ebook sullo schermo delle connected Tv con la sua Overdrive Read (qui un video). A nostro avviso questa è una idea interessante con un certo futuro che va accortamente valutata da parte degli editori d’oggi.
Poiché davanti alla Tv si passa molto tempo, quest’idea valorizza la struttura classica del libro in un momento nel quale si tende a deprivarla di validità.
Per questa segnalazione ringraziamo Luigi Passerino (@passerino) di Simplicissimus Book Farm, piattaforma italiana recentemente assurta ai fasti della cronaca per un finanziamento di 2 milioni di euro da parte di Principia Sgr.


Luoghi e non luoghi

Ma esistono anche altre notizie -a nostro avviso non tecnologiche- che hanno una certa diffusione. Per la continua dematerializzazione e frammentazione dell’unità di conoscenza, le biblioteche stanno sparendo dal mondo, e con loro le librerie di casa. Questo fatto è costantemente deplorato da molti nostalgici, per cui è normale che l’idea di sviluppare una “biblioteca di ebook” abbia una certa presa mediatica. In soldoni si va in un luogo fisico, si noleggia un lettore di ebook e si carica il testo desiderato. Ecco che si configura BiblioTech, biblioteca digitale proposta dal suo creatore Nelson Wolff come complemento al sistema librario esistente. All’argomento 01Net ha dedicato maggiori informazioni.
Una notizia di questo tipo ha certamente una sua dignità e ha titolo per essere pubblicata e raccontata, ma senza proporla come manifestazione del nuovo che avanza. Servono essenzialmente idee sviluppabili e ripetibili che creino lavoro, come ripetiamo in modo alle volte anche provocatorio.
In senso generalmente provocatorio si può quindi notare che Nelson Wolff non è un rampante garagista della Silicon Valley ma un settantottenne bibliofilo con una lunga attività come giudice. Si può poi aggiungere che ogni iniziativa, per quanto innovativa ha bisogno di qualcuno che la finanzi e di qualcuno che abbia voglia di lavorarci. La notizia dovrebbe quindi finire nella cronaca locale, non tra le notizie verso un futuro tecnologico.


Scegliete un modello

OverDrive Read e BiblioTech sono due modi diversi di abbinare i libri alla tecnologia: lasciamo a voi giudicare quale sia più adatto al giorno d’oggi. E su quale sia il caso di puntare. Che ne pensate? Attendiamo i vostri commenti.

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