E-via parte con i primi cantieri

Primi cantieri aperti per e-via, la società nata con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di Tlc in fibra ottica in tutta Italia, con punti di presenza attrezzati in 100 città. Si tratta, al momento, di un’iniziativa unica, perch …

Primi cantieri aperti per e-via, la società nata con l’obiettivo di
realizzare un’infrastruttura di Tlc in fibra ottica in tutta Italia,
con punti di presenza attrezzati in 100 città. Si tratta, al momento,
di un’iniziativa unica, perché e-via non vuole offrire servizi ai
clienti finali ma rivendere capacità trasmissiva ad altri carrier e
Isp in maniera neutrale. "Vogliamo realizzare una moderna
infrastruttura a banda larga, comprensiva di adeguati supporti
logistici, da offrire a costi competitivi
– ha detto Massimo
Geroli, amministratore delegato di e-via – . Offriamo così al
mercato gli strumenti operativi di una reale liberalizzazione. Oggi,
infatti, in Italia praticamente non esiste disponibilità di
fibra"
.
Per raggiungere questo obiettivo, la società ha stipulato un accordo
a livello nazionale con Anas: la fibra ottica verrà dunque posata
lungo le strade da cinque società appaltatrici: Alpitel, Valtellina,
Sirti, Site e Itea. L’investimento nei prossimi tre anni è stimato in
1.200 milioni di euro. Le tecnologie utilizzate per la fibra saranno
di ultima generazione (standard G.655) con capacità di 20 Tera bps
(20 milioni di bit al secondo); verranno comunque posati altri tubi
vuoti, in modo da poter aggiungere velocemente nuova fibra
soffiandola in questi tubi all’occorrenza. Queste nuove tecnologie
consentiranno a e-via di ridurre tempi e costi di posa.
Attualmente la società ha commissionato lavori per 2.556 km,
concentrati nell’area del Centro Nord. Entro il 2000 saranno
realizzati due anelli della rete con Pop in 28 città, tutti, dotati
dei servizi necessari per ospitare in co-location i macchinari di
carrier e Isp. Sono già stati appaltati anche i lavori per realizzare
tre uscite verso l’Europa, attraverso Francia, Svizzera e Austria. La
rete avrà inoltre due centri di controllo a Milano e Roma.
A regime, la rete arriverà fino alla Sicilia, collegandosi al cavo
transoceanico Flag che passa da Palermo e scorre sotto il mare per
27mila chilometri. E’ esclusa dal progetto solo la Sardegna, dal
momento che il cablaggio dell’isola è nei progetti di Tiscali: La
società di Renato Soru, che come e-via nasce dall’incubatrice di
Elserino Piol, prevede infatti di entrare nel capitale di e-via con
il 10%.
A livello finanziario, e-via vanta una nutrita schiera di investitori
privati alle spalle: oltre al fondo Kiwi di Piol la compagine
azionaria raccoglie infatti importanti fondi di investimento e
finanziarie nazionali e internazionali.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome