È “verde” l’offerta stampanti di Lexmark

La società presenta una gamma di dispositivi votati al risparmio e confida nella creatività dei dealer per stimolare gli investimenti dell’utenza business

Marzo 2009

Le tendenze, nel mondo delle stampanti, stanno cambiando. Parola di Pietro Renda, marketing director Italia di Lexmark: «Le aziende sono sempre meno interessate al prezzo dell’hardware e iniziano a valutare i costi legati all’attività di stampa in base a un insieme più ampio di criteri, come la gestione dei macchinari e le spese di amministrazione, manutenzione e aggiornamento, senza contare il tempo di implementazione dei processi documentali. Negli ultimi tempi, poi, grandi e medie imprese stanno guardando al Green come a un valido strumento di ottimizzazione del budget».

Di fronte al cambiamento, però, la risposta di Lexmark è pronta.
«In quest’ottica – spiega Renda -, la nostra offerta sul mercato si è modificata. “Print Less, Save More”, infatti, è una proposta a valore, che permette agli utenti di ottimizzare il parco stampanti grazie a una serie di accorgimenti che, attraverso il risparmio di carta e toner, limitano gli sprechi. Tra gli strumenti finalizzati a un impiego oculato delle risorse – specifica il marketing director –, è degno di nota un sistema di gestione funzionale a controllare, da un’unica postazione, tutti i sistemi di stampa collegati, intervenendo in maniera preventiva in caso di necessità».

La tecnologia
evolve convergendo

Su questa falsariga, il vendor sta procedendo anche allo sviluppo di varie forme di convergenza tecnologica, come dimostra la diffusione dei dispositivi multifunzione e l’interazione di questi ultimi con i personal computer attraverso il touch screen.

Completano il quadro le sperimentazioni, su prodotti sia inkjet che laser, delle tecnologie Wi-Fi e Rfid.
Il tutto per l’uso da parte della clientela business, il target su cui Lexmark ha deciso di puntare insieme a «tutte quelle aziende che hanno come obiettivo la riduzione degli sprechi e che considerano la tecnologia un valore aggiunto, certe che, passata la crisi economica, questa costituirà un fattore significativo di competitività».

Alla ricerca
di partner proattivi

Il medesimo grado di rinnovamento, poi, contraddistingue il rapporto di Lexmark con il canale.
«Cerchiamo rivenditori motivati e pronti al cambiamento – argomenta il marketing director –, ovvero realtà che vogliano evolvere verso la vendita di progetti e di soluzioni. Di forte interesse sono anche il segmento dei Var e dei system integrator, per l’implementazione della nostra offerta software nelle applicazioni verticali. Inoltre – tiene a puntualizzare Renda -, per i partner un business di questo tipo assicura margini più ampi rispetto alla vendita del semplice prodotto».

È per questo che la società è impegnata a mettere a disposizione dei propri reseller programmi di formazione e certificazione, di incentivazione alla vendita e di sviluppo marketing: risorse per Lexmark fondamentali.

«Il mercato – conclude infatti Renda – è in forte crisi e per le aziende non è il momento migliore per investire. È necessario dunque uno sforzo congiunto con i partner per proporsi ai clienti con la capacità di offrire loro soluzioni utili per il futuro».

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