“e” sostiene la crescita di Noxon

Il nuovo gestionale di Esa ha permesso di razionalizzare risorse e processi

Approdata nel riminese proveniente dalla natìa Bologna, Maria Antonietta Santangelo fonda nel 2000 insieme al marito e ad alcuni soci, tutti attivi, la Noxon (“un nome di fantasia, che si legge anche al contrario”) per costruire macchine fisse e mobili capaci di avvolgere in modo automatico o semiautomatico le merci con film estensibili, e macchine nastratrici.

Sempre con un occhio attento alle tecnologie allo stato dell’arte, come, per esempio, robot di ultima generazione. Il target privilegiato sono aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori, dal farmaceutico all’alimentare, ad altre ancora. Negli anni, Noxon è cresciuta, facendosi conoscere e apprezzare in molti paesi del mondo (l’80% dei clienti sono all’estero), raggiungendo un fatturato di 5 milioni e una forza lavoro di una trentina di persone.

Con la crisi, commenta Santangelo, le cose vanno un po’ meno bene, anche se da paesi come Olanda, Austria, Australia (pardon, continente) e Israele arrivano notizia più che buone. Azienda complessa la Noxon, piccola ma con una impostazione chiaramente di tipo industriale: la progettazione, il montaggio e la vendita sono competenza diretta, la costruzione dei pezzi è affidata all’esterno. Azienda che le proprie fortune le ha costruite non solo sulla qualità del prodotto e su un prezzo adeguato, ma anche sulla rapidità di consegna “che varia”, come ricorda la stessa Santangelo, “da uno a quattro giorni”.

Nella sua storia informatica, l’azienda si è dotata in un primo momento di Esatto, gestionale di Esa Software, società anch’essa riminese: ”Un prodotto che ho conosciuto e apprezzato in altre esperienze lavorative”, dice Santangelo, che di Noxon, oltre che amministratore unico, è anche il deus-ex-machina in fatto di tecnologia. Esatto era molto adatto per la parte contabilità, non altrettanto adeguato per la parte gestionale, per gestire distinta base e terzisti, per tenere costantemente sotto controllo la produzione e l’approvvigionamento in contemporanea, senza “la necessità di fare inventari a ogni pie’ sospinto”.

Insomma, occorreva un gestionale capace di assecondare la crescita di Noxon. Da qui la scelta di “e”, il gestionale di Esa Sofware che oggi consente a Noxon di rilevare i tempi di produzione e di montaggio, di effettuare la gestione della distinta base, dei terzisti, la gestione fiscale e del Crm, la contabilità e la tesoreria, di tenere costantemente sotto controllo la situazione del magazzino, anzi dei magazzini: uno dedicato alla produzione, l’altro dove vengono stoccate le materie prime e i semilavorati.

“Per sapere esattamente quando saremo in grado di consegnare una macchina, basta fare una interrogazione al computer”. A proposito di magazzino, dove i codici sono alcune migliaia, il sistema consente di fare e-commerce business-to-business: il cliente autorizzato entra con una password, vede la situazione a magazzino, riempie il carrello della spesa, e ordina. “L’ordine me lo ritrovo direttamente sul mio computer”, afferma Santangelo.

Notevole anche i vantaggi a livello di razionalizzazione dei processi ma anche delle risorse: oggi, una sola persona segue al Pc l’intero ciclo produttivo, prima ne occorrevano due-tre. Inoltre, in passato il controllo contabile era manuale, oggi l’errore in fattura non ha alcuna possibilità di passare inosservato. Con l’aggiunta di e/job sono sotto controllo tutte le attività dirette ed indirette legate al controllo di avanzamento della produzione con lo scopo di un’acquisizione accurata, tempestiva e non presidiata delle informazioni di avanzamento, direttamente dai reparti e dai centri di lavoro dove esse si generano.

In questo modo, Noxon ottiene la precisa determinazione del costo industriale e del margine di contribuzione, l’accurata analisi dei processi produttivi, informazioni chiare in merito all’andamento produttivo la verifica dell’efficienza e rendimento delle maestranze. Per dirla con Santangelo, il problema meglio prevenirlo piuttosto che trovarselo di fronte all’improvviso.

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