E se l’ecommerce diventasse più social?

Eurisko prova a ipotizzare il commercio elettronico del futuro partendo dalle caratteristiche degli italiani

Un ecommerce in versione social avrebbe forse più successo? Per conto di Netcomm, il consorzio del commercio elettronico che ha organizzato l’ecommerce forum che si è svolto nei giorni scorsi a Milano, Eurisko ha provato a sondare il possibile gradimento di nuove formule di commercio online che si adatterebbero alle caratteristiche degli italiani. Lo ha fatto partendo da quel bagaglio di dati accumulato dal quale risulta che se da una parte cresce il numero degli acquirenti su Internet, di solito molto soddisfatti dell’esperienza, dall’altra i timori di chi non compra si riducono molto lentamente.


L’ecommerce cresce, ma, come ha confermato Edmondo Lucchi di Eurisko, meno di altri versanti dell’esperienza in rete come per esempio le applicazioni relazionali (social network) alle quali si deve l’incremento del monte ore su Internet.


Il problema però non consiste nella stracitata paura dei pagamenti in rete, che è solo al terzo posto fra le motivazioni, ma piuttosto nella necessità di avere un rapporto non virtuale con il punto vendita e nell’importanza dell’esperienza di shopping. Agli italiani andare per negozi piace parecchio.


In rete però si apprezzano soprattutto i consigli degli altri, ma alle opinioni di blog e forum si preferiscono quelle della cerchia di parenti, amici e conoscenti.


Stabilito questo, Eurisko ha provato a ipotizzare nuove forme di ecommerce in versione social che avvisino per esempio se amici e conoscenti abbiano effettuato quel tipo di acquisto. L’indagine, conferma Edmondo Lucchi, conferma “che c’è interesse verso questa possibilità che funziona anche per i singoli prodotti”.


Ma sono molte le iniziative che possono portare a una minore diffidenza verso gli acquisti in rete.


Lucchi li elenca velocemente indicando anche la crescita della propensione all’acquisto non tanto fra chi già compra online ma fra i potenziali acquirenti. Così l’allargamento dell’offerta porta una crescita delle intenzioni d’acquisto di 14 punti percentuali, data e orario certo di consegna del 15%, la possibilità di ritirare il prodotto in negozio vale il 20%, un processo d’acquisto chiaro il 14% così come l’assistenza telefonica. Socialità, concretezza e fiducia sono secondo Eurisko le parole chiave per il futuro del commercio elettronico che si innestano su concetti acquisiti che comprendono il prezzo, la maggiore scelta rispetto a qualsiasi punto di vendita fisico e il risparmio di tempo.

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