E’ più bella l’Europa dei pc

I dati di Gartner mostrano un mercato – sempre escludendo i tablet – in crescita davvero debole. L’eccezione è l’Europa. Lenovo conferma le performance, mentre Hp finalmente sembra in ripresa.

Ferma nel suo proposito di non includere i tablet nelle analisi sull’andamento del mercato pc, Gartner si trova a fare i conti con un primo trimestre davvero poco soddisfacente.
Certo, i primi tre mesi del 2012 alla fine chiudono in crescita, contrariamente a quanto la stessa società aveva inizialmente previsto, ma è una crescita davvero contenuta, ferma al di sotto del 2% alla soglia degli 89 milioni di unità consegnate in tutto il mondo.

Gli ingredienti per risultati modesti, in realtà, ci sono tutti.
Si parte con la tradizionale debolezza del periodo, con una utenza consumer poco propensa a spendere dopo il periodo natalizio. Ci si aggiunge il momento economico, che di nuovo sembra frenare sia il consumer sia il business. Ci si aggiunge, ancor di più, il fatto che i primi mesi di quest’anno sono necessariamente di impasse, in attesa del rilascio delle nuove piattaforme Intel da un lato e di Windows 8 dall’altro.
Se a tutto ciò si aggiunge l’assenza dal panel dei tablet, la quadratura del cerchio è presto fatta.

Gartner evidenzia tuttavia, in un quadro tutto sommato prevedibile, qualche anomalia rispetto alle attese.
L’area Emea, innanzi tutto, che sembra aver performato meglio delle attese, laddove l’area Asia/Pacifico ha portato risultati inferiori al previsto, anche a causa di un rallentamento delle vendite in Cina e India.
In realtà, l’interrogativo che Gartner solleva riguarda i mercati emergenti: è da loro che si aspettano quest’anno le crescite più consistenti, ma se il trend non prende il via, l’intero comparto potrebbe uscirne penalizzato.

Sembra avere invece un effetto meno pesante del temuto la crisi sul fronte degli hard disk.
Lo shortage previsto a causa delle alluvioni dello scorso autunno in Indonesia sembra essersi sentito solo in alcune regioni e limitatamente ad alcune fasce di prodotto, quali i pc di fascia bassa e white box. Di certo, l’assenza di picchi di domanda ha contribuito a rendere critica la situazione.

In questo contesto, c’è un elemento che non può non essere preso in considerazione.
Gartner evidenzia infatti come i produttori con una gamma di offerta limitata per tipologia e per modelli rischiano di essere penalizzati a tutto vantaggio di quei vendor che con un’offerta più articolata sono in grado di aggiudicarsi una fetta più ampia del portafoglio dei consumatori.
Il riferimento, in questo caso, è senza alcun dubbio a Apple, destinata a capitalizzare buon parte del consenso dei consumatori.

Per quanto riguarda l’andamento complessivo del comparto, il segnale positivo viene da Hp, che consolida un primo posto nella classifica dei produttori con 15,3 milioni di unità consegnate, in crescita del 3,5% (dunque con un tasso più alto rispetto al comparto) sull’anno precedente e recuperando tre decimi di market share con un 17,2% del totale.
Il secondo posto spetta alla conferma Lenovo, la realtà più agguerrita: la crescita è superiore al 28% per 11,6 milioni di unità vendute, pari a una share del 13,1 per cento.
Più in difficoltà Dell (-1,6% a 9,8 milioni) e più ancora Acer, che scende al quarto posto in classifica con 9,6 milioni di unità, in calo del 9,2%.
Buone sono invece le perfomance di Asus, anche in questo caso una conferma sui trimestri precedenti, che con 5,3 milioni di unità registra una crescita del 21,3%.

Se negli Stati Uniti, oltre alle buone perfomance di Hp, che con 4,49 milioni di macchine registra un +6,6% in un comparto in calo del 3,5%, si registra la presenza al terzo posto di Apple, che con 1,6 milioni di macchine non solo ha una share del 10,6%, ma registra una crescita del 3,8%.

Per quanto riguarda l’area Emea, come anticipato siamo in controtendenza.
La crescita si attesta al 6,7% a 28,1 milioni di unità, con ottime perfomance per tutti i vendor, eccezion fatta per Acer.
Così Hp, con i suoi 5,7 milioni di macchine cresce del 14,6%, Dell, ferma a 2,4 milioni guadagna comunque il 7,1%, Asus e Lenovo, entrambe nell’orbita dei 2,3 milioni di macchine, registrano rispettivamente crescite del 20,4 e del 48,1 per cento.
Acer, come si diceva, mantiene la seconda posizione con i suoi 3,8 milioni di macchine, ma lascia sul terreno un 8,8% rispetto all’anno precedente.

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