E partito l’anno dell’xDsl e arrivano i primi problemi

Per quanto riguarda l’accesso remoto, il 1998 sarà l’anno delle tecnologie Dsl (Digital Subscribe Line). Numerosi sono i costruttori, non solo quelli del mondo delle reti, che stanno guardando con grande interesse a queste tecnologie di trasmiss …

Per quanto riguarda l’accesso remoto, il 1998 sarà l’anno delle tecnologie Dsl (Digital Subscribe Line). Numerosi sono i costruttori, non solo quelli del mondo delle reti, che stanno guardando con grande interesse a queste tecnologie di trasmissione che possono assicurare velocità superiori ai 2 Mbps sui vecchi cavi in rame. Tra le principali ragioni di questo interesse, la possibilità di sviluppare e promuovere applicazioni a larga banda anche a livello consumer. Soprattutto negli Stati Uniti, dunque, sono partiti diversi servizi offerti dai carrier locali e diverse aziende di pc stanno studiando l’inserimento nella propria offerta di modem Adsl (Asymmetric Dsl). Una di queste è Compaq, che proverà tali dispositivi in collaborazione con Ameritech.
Lo sviluppo dell’xDsl è stato finora frenato dalla scarsa convenienza per le telecom di fornire servizi che, di fatto, offrono larga banda a basso costo. Dopo la deregulation negli Usa e la liberalizzazione in atto in Europa, si sta assistendo a una ripresa degli esperimenti, anche in Italia. Nel Nostro Paese si era parlato dell’Adsl già nel ’93/’94, per il video on demand di Stream, ma solo ora Telecom Italia ha annunciato che utilizzerà tale tecnologia per coprire l’ultimo miglio, in alternativa alla fibra ottica. La spinta maggiore, comunque, viene dagli Usa, dove big dell’Information technology, tra cui, oltre alla già ricordata Compaq, anche Microsoft e Intel, stanno unendo le proprie forze a quelle delle cinque Rboc (Regional Bell Operating Companies) per sviluppare hardware e software compatibile con l’xDsl.
Al ComNet di Washington, in settimana, verrà annunciata la formazione di un consorzio per il Dsl che dovrebbe comprendere i su citati big e i principali attori del networking. Uno dei primi appuntamenti del consorzio sarà con la nuova tecnologia Dsl "light", una sorta di Adsl a 1,5 Mbps. Non sono, però, tutte rose e fiori. Rimangono diversi problemi tecnici che non potranno essere risolti se non con l’esperienza sul campo. Per esempio, una delle cinque Rboc, la Pacific Bell, aveva già cominciato a fornire il servizio Adsl a San Francisco, ma a dovuto sospenderlo a causa delle interferenze con le linee T1. I costruttori dei dispositivi hardware stanno lavorando ai disturbi sulle frequenze (Alcatel rilascerà a breve la nuova versione del multiplexer Adsl che dovrebbe migliorare, se non risolvere il problema), ma i tempi di messa a punto non sono chiari.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome