È morto l’Erp. Viva l’Erp che cambia pelle

Da tempo si parla della fine dei gestionali integrati, ma la realtà delle cose mette in luce una verità differente. Questi software stanno vivendo una seconda giovinezza e, cavalcando l’onda delle tecnologie Internet, abbracciano le rinnovate esigenze dell’azienda estesa.

Una volta era la contabilità, ora, i software di gestione puntano a essere l’anello di collegamento tra tutte le componenti del sistema organizzativo aziendale. A quelle specifiche per l’amministrazione si sono da tempo aggiunte le funzionalità dedicate agli acquisti, alla produzione e alla logistica, coprendo i processi di front e back office. Seguendo l’onda lunga di Internet, poi, gli Enterprise resource planning si sono aperti verso l’esterno, superando la rigidità che li ha caratterizzati alla nascita e accompagnati a lungo nel loro percorso di crescita. La schematizzazione che era vista come la prima responsabile della fine annunciata degli Erp si è, invece, saputa tramutare in flessibilità e in interoperabilità, dando nuova linfa a soluzioni che sono ora in grado di dar seguito alle mutate esigenze delle aziende.


è questa l’attuale situazione che, per gli amanti degli acronimi, ha visto la trasformazione degli Erp in EErp o XErp (Extended Erp), vale a dire in software evoluti tecnologicamente, estesi non solo alla globalità dei processi interni all’impresa ma anche alla summa degli attori coinvolti nella catena di fornitura, clienti compresi. Sistemi che, tuttora, si pongono come asse portante "dell’essere azienda", fondamenta di quelle soluzioni di Supply chain management, di Customer relationship management e di e-procurement che sembravano dover brillare di luce propria ma che ancora, perlomeno negli ultimi due casi, si trovano sul trampolino di lancio.

Software aperti


L’apertura a clienti, partner e fornitori, interfacciando il sistema informativo al resto del mondo applicativo è, dunque, un dato di fatto. E questo anche per la realtà specifica delle piccole e medie imprese che stanno riguadagnando il tempo perduto e possono trovare sul mercato soluzioni sviluppate ad hoc e che tengono conto delle esigenze di budget e di semplificazione. Non si può, tuttavia, negare che la sensibilità acquisita derivi dall’interesse cresciuto attorno al grande tema dell’e-business e che la tendenza sia ormai quella di costruire vere e proprie value chain, la cui spina dorsale risiede proprio nella Rete. Superata la ritrosia delle imprese italiane a confrontarsi con le nuove tecnologie, il Web ha assunto il ruolo di motore del cambiamento e i vendor di Erp non si sono fatti pregare, spesso modificando, anche ampiamente (leggasi Peoplesoft o Sap, solo per citarne alcuni), la struttura dei propri software.

Le tendenze in atto


L’evoluzione degli Enterprise resource planning ha, inoltre, seguito la via della personalizzazione e dell’outsorcing. I produttori non possono, infatti, prescindere dalla modalità Asp (Application service provider), opportunità concreta di business che ha spinto molti a stringere accordi di partnership con gli attori che erogano il servizio.


La verticalizazione, poi, pare essere la vera rivoluzione. Nel nostro Paese, infatti, i distretti industriali rappresentano una realtà concreta che richiede forte specializzazione. Per evitare continue parametrizzazioni dei software, che obbligano le aziende ad adattare l’Erp al proprio modus operandi, se non viceversa, sempre più editor pongono attenzione alle esigenze dei settori specifici, sviluppando soluzioni dedicate, che prendono in considerazione le peculiarità del comparto di riferimento.

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