E-commerce, come cogliere le opportunità del Web per incrementare il business

Nel workshop e-commerce Café, Sevenlike, MailUp, Trackset, Banca Sella e lo Studio di avvocati Maglio & Partners hanno fornito una serie di suggerimenti su come ampliare il proprio giro d’affari aprendo un negozio su Internet.

Spesso si parte dal
presupposto che avviare un’attività di vendita online significhi dimenticarsi
tutta una serie di aspetti tipici del commercio “tradizionale”: niente di più
sbagliato. E’ vero che il mezzo usato è diverso, e quindi impone l’impiego di
tecniche differenti, ma le strategie di base devono rimanere le stesse. Anche
le normative da rispettare sono le medesime, ovviamente con gli adeguati
aggiustamenti che impone una vendita via Web.

Di questi temi si è discusso
durante l’e-commerce Café, un workshop con obiettivo
la condivisione di informazioni ed esperienze, raccontate dalle aziende
Sevenlike, MailUp, Trackset e Banca Sella assieme allo Studio di avvocati
Maglio & Partners. All’interno del proprio ambito di competenza, ciascuno
ha esposto alcune delle tematiche essenziali per avviare e gestire in modo
efficace un’attività di e-commerce.

I lavori sono stati aperti da
Andrea Bortolazzi, CEO e fondatore di Sevenlike, il quale ha proposto i
sette consigli sull’e-commerce che ogni
azienda dovrebbe seguire. Si è trattato di un escamotage per rendere più
accattivante un intervento imperniato attorno al fatto che aprire un sito di
e-commerce significa impegnarsi seriamente in un’attività di vendita gravosa
come quella di un negozio tradizionale. Servono quindi persone qualificate,
capacità di gestione e amministrazione e saper come organizzare la logistica.
Ma anche avere la pazienza di aspettare almeno 6-9 mesi prima di vedere
risultati concreti. Tuttavia, bisogna anche essere consapevoli che non c’è
tempo da perdere perché, ha sottolineato Bertolazzi, “l’e-commerce cresce a doppia cifra ogni anno. Per cui entrare in questo
mercato sarà sempre più difficile, mentre oggi è un’opportunità da cogliere
perché il web è un mondo veloce e
misurabile. Spesso diventa il miglior modo per conoscere i propri clienti e il
proprio mercato
”.

Avviare un’attività online significa anche avere ben
chiare tutte le normative che comporta aprire un negozio sul Web. E siccome
essere in Internet vuol dire avere visibilità internazionale bisogna anche
sapere quali regole disciplinano la vendita all’estero. “E che tali regole sono differenti se si vende a un privato o a un
professionista
”, ha precisato l’avvocato Marco Maglio. Il quale ha
posto l’accento sul fatto che per operare online, oltre alle leggi inerenti la vendita
tradizionale, sia necessario conoscere quelle legate alla vendita a distanza,
che, per l’entrata in vigore di alcune normative europee, subiranno
significative modifiche entro un paio di anni.

Ma una volta che un “navigatore del Web” è entrato
in un negozio e ha messo qualcosa nel carrello, come si può indurlo a
concludere l’acquisto? “Si può usare la
mail per proporgli offerte personalizzate
– ha affermato Marco Massara,
Direttore Marketing di MailUp
-. Questo
approccio ha una particolare valenza con quegli utenti che abbandonano il proprio carrello dopo aver scelto alcuni
prodotti. Aspetto non trascurabile visto che si tratta di circa il 72% delle
persone che entrano in un negozio online”.

Reminder come lo scadere di un’offerta, auguri
personalizzati, il follow-up sui clienti o promozioni per chi clicca su determinati
link,
possono essere di grande aiuto nelle vendite – ha proseguito
Massara -: dai dati in nostro possesso l’invio di email personalizzate fa
tornare nel negozio il 18% delle persone che avevano abbandonato il carrello
”.

Può però accadere che chi si è recato su un sito di
e-commerce e ha scelto dei prodotti non abbia intenzione di lasciare la propria
mail. “In questo caso – ha suggerito
Massara – bisogna convincerlo che può
essere un vantaggio fornire il proprio indirizzo di posta elettronica. E, siccome
il tempo è poco, si deve agire in fretta, magari offrendogli qualche plus in
funzione della sezione del sito sta visitando o di quanto si è soffermato su un
determinato prodotto. O, ancora, prospettandogli la possibilità di avere
azzerate le spese di spedizione
”.

Un rilevante vantaggio che offre il Web è di poter
sempre avere sotto controllo quello che succede sul proprio sito tramite
analisi puntuali. E questo permette di sapere come e quanto si riescono a
trasformare le visite in vendite. “Il commercio elettronico può essere fonte di grandi
opportunità per le aziende – ha sostenuto
Giada Noè, Product Manager Trackset –, ma per coglierle è
necessario misurare i ritorni sulle varie attività e capire se la strada
intrapresa è quella giusta”.
Si rivela quindi
strategico disporre di uno strumento che permetta di capire quali canali o
strategie permettono di agevolare il flusso di persone verso il proprio negozio
online. Ma anche come intervenire (su interfaccia, navigazione, promozioni e
così via) per favorire gli acquisti ed evitare che i potenziali clienti se ne
vadano lasciando qualcosa nel carrello senza aver concluso l’acquisto.

Il workshop si è concluso con l’intervento di Banca
Sella, la quale ha messo l’accento sul fatto che oggi una buona strategia per
chi desidera avviare un’attività online (ma anche per chi già ce l’ha) è di
permettere che un cliente possa completare il suo processo d’acquisto dovunque
si trovi e con qualsiasi dispositivo stia usando, dal computer al tablet fino
allo smartphone. Questo perché “gli
acquisti da mobile stanno letteralmente esplodendo
”, come ha detto Alessandro Bocca, Head of Online Payments di Banca Sella. Il quale ha concluso
suggerendo che, siccome Internet vuol dire possibili acquisti anche
dall’estero, “non andrebbe mai
dimenticato di offrire ai potenziali clienti la possibilità di vedere il prezzo
di un prodotto anche nella propria valuta”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome